L'Ultima discesa di Pietro "Il Grande" Fill
di Vittorio Savio
Si chiude oggi a Garmisch-Partenkirchen, la pista del bronzo iridato del 2011 la lunga carriera di Peter Fill, il primo italiano a vincere la coppa del mondo di discesa libera.
In una giornata di sole Garmisch-Partenkirchen tributa gli onori a Peter Fill, uno dei più grandi velocisti della storia dello sci azzurro, ma anche di quello internazionale che conclude oggi la sua carriera agonistica. Il 37enne velocista del Centro Sportivo Carabinieri dopo aver conquistato due coppe del mondo di discesa ed una di combinata e due medaglie iridate ha deciso di staccare la spina. L'annuncio era però già poche ore dopo la sua uscita nella discesa sulla Streif di Kitzbuehel di una settimana fa, la pista dove colse l'ultimo dei sui tre successi in coppa.
Proprio sulla Streif il 37enne sudtirolese conobbe la gioia della sua più importante vittoria carriera, delle tre ottenute, impreziosita da altre due vittorie in Coppa del Mondo, la prima il 29 novembre 2008 nella discesa di Lake Louise e l’ultima il 26 febbraio 2017 nel superG di Kvitfjell. Ma nel suo palmares spiccano anche un argento in superG a Val d'Isere 2009 e un bronzo in combinata due anni dopo a Garmisch, oltre a tre Coppe del Mondo di specialità (discesa 2016 e 2017, combinata 2018).
Una carriera ricca di successi iniziata ai Mondiali junior del 2002 (l’anno prima era stato bronzo in gigante), ma anche di alcuni infortuni che lo hanno debilitato più volte, come quello più grave legato ad uno strappo muscolare che lo tenne fuori per una stagione e mezza. Due volte sesto nella classifica generale in Coppa del Mondo (2006/07 e 2017/18), sesto nella discesa olimpica di PyeongChang, Pietro "Il Grande" come è stato poi ribattezzato dopo i suoi successi è stato un pilastro della nazionale italiana per oltre 15 anni.
In Val Gardena lo scorso dicembre ha festeggiato con tutta la famiglia, con papà Alois e mamma Luzia, sua moglie Manuela e i tre figli Leon, Noah e Maya la gara di Coppa numero 350. Ora in questa sua ultima discesa il sudtirolese saluta tutti dopo 354 presenze in coppa del mondo e 22 podi in tre specialità.
Ora si toglierà l'ultimo pettorale, il 31, e ci sarà tempo per dedicarsi alla famiglia e poi forse un futuro come tecnico, come ha auspicato nel corso della sua conferenza stampa di addio la scorsa settimana a Kitzbuehel. Da parte nostra non possiamo che ringraziare questa grande campione: mai una parola fuori posto, sempre disponibile con tutti...insomma un grande professionista che da domani mancherà a tutto il circo bianco. Grazie Peter. Alles Gute!!!