Paris: "rivincere è più difficile che vincere!"
di Matteo Pavesi
Dominik Paris ha già vinto 7 volte in carriera, di cui ben tre sulla Streif di Kitz: conquistare per la seconda volta la discesa più importante e leggendaria del circuito è qualcosa che lo proietta immediatamente tra i grandi di questo sport, nonchè unico italiano a riuscirci.
Tagliato il traguardo 'Domme' aveva capito di aver fatto qualcosa di importante, se lo sentiva, nonostante molti big dovessero ancora scendere, sentiva che la linea su alcuni passaggi, in primis sulla diagonale del Hausbergkante era ottima, e infatti in quel punto il nostro velocista è passato con una delle velocità maggiori, 140 km/h, centesimi determinanti per il successo finale.
"Si dice sempre che rivincere è più difficile che vincere e io posso dire che è vero - dice Dominik Paris alla FISI - la prima volta poteva anche essere casuale, ma vincere oggi ha un altro significato. Per questo motivo sono più emozionato che le altre volte".
"Sulla Streif mi sono sempre trovato bene, non so, sarà l'aria... Scherzi a parte, fin dalla prima volta, quando mi sono trovato al cancelletto, ho sempre avuto una grande emozione anche se questa gara va affrontata con rispetto. Sai che devi spingere al massimo per fare risultato, ma sai anche se vai oltre il limite rischi, perché diventa pericoloso. Non si può sbagliare niente, la pista è difficile, però quando riesci a sciare bene è una sensazione meravigliosa".
"Oggi ho sbagliato qualcosa nella parte alta, ero molto scomposto e ho rischiato di uscire. Poi, dalla Steilhang, mi sono detto che dovevo attaccare per recuperare. Così ho fatto e sono riuscito a passare bene all'Hausbergkante. Da lì ho tirato al massimo ed è arrivato questo risultato fantastico".
"Ora un po' di festa me la merito, ma poi ci sono altre gare in cui tirare al massimo, fino ad arrivare ai Mondiali. Siamo una squadra forte, con tanti atleti che possono fare risultato: ieri Innerhofer, oggi io e Fill. Penso che così alziamo il livello e possiamo crescere ancora".
A fianco del nostro campione salgono sul podio anche i francesi Valentin Giraud Moine e Johan Clarey, incredibilmente felici di essere sul podio.
Valentin, 24anni e già secondo lo scorso anno a Kvitfjell, commenta cos alla FIS: "mi sentivo fiducioso per una buona stagione dopo l'estate. Non sono stato tanto fortunato a inizio stagione ma ora vedo che il lavoro sta pagando e oggi sono davvero felice di aver fatto una buona gara, e sono così felice di esserci riuscito proprio a Kitz. E' la gara più pericolosa al mondo ed è incredibile essere sul podio qui."