Le 7 fratture di Poisson.Velocisti in Isere
di Matteo Pavesi
Lo scorso 1 aprile il comprensorio di Serre Chevalier ha ospitato il superg valevole per i Campionati Nazionali transalpini e un superg FIS. Lo scudetto nazionale va al 'collezionista' Adrien Theaux, mentre David Poisson chiude con il 15/o tempo.
Nel superg FIS che segue molti nazionali prendono il via, tra questi anche Poisson: a metà tracciato cade finendo nelle reti di sicurezza e sbattendo contro un cannone per l'innevamento artificiale. Subito soccorso, viene portato all'ospedale di Briancon, ed è subito chiaro che non si tratta di un infortunio banale.
Mercoledì il magazine francese SkiChrono ha pubblicato una intervista a David: Come va dopo la caduta in superg?
Abbastanza bene, ho recuperato bene dopo aver subito 7 fratture, sei costole e il condilo mediale del ginocchio. Mi hanno tenuto in ospedale quattro giorni. Ma non è stato facile, sopratutto dormire di notte.
Cosa ricordi della caduta?
Nulla, non ho alcun ricordo. Ricordo il dolore ma non la caduta o l'impatto. Quando scii c'è sempre la paura di prendere un oggetto esterno alla pista.
Hai ripreso ad allenarti normalmente?
Si, dopo le vacanza, ho ripreso a fine maggio. Sono ancora un po' rigido, e il ginocchio è ancora un po' sensibile. Al mattino, sugli sci, mi ci vuole un'ora buona per scaldarmi. Ma posso sciare, posso preparare quasi normalmente la prossima stagione, quindi sono abbastanza contento. Sono anche un po' sorpreso, pensavo che avrei avuto dolore ovunque!
Che obiettivi hai per questo primo stage con la squadra?
E' uno stage di ripresa, quindi siamo qui per riprendere le sensazioni sugli sci. E' passato un mese, un mese e mezzo per alcuni, due per me, senza sci. Dobbiamo riprendere in mano le basi tecniche, senza forzare alla ricerca della velocità, ma almeno ritrovare le giuste sensazioni.
Nella stagione 2015 David è andato 5 volte a punti in CdM, sempre in discesa, con il 5/o posto a Saalbach come miglior risultato, a 4 decimi dal podio. Finora in carriera due volte ha fatto meglio: a Bormio nel 2009 e a Kitz nel 2013 sfiorando il podio senza riuscire ancora a salirci.
L'altro ieri si è concluso il primo raduno dei velocisti francesi in Val d'Isere, 5 giorni di curve, soprattutto gigante, per riprendere confidenza. Il gruppo ha lavorato sotto la guida di Xavier Fournier-Bidoz e di Erik Seletto, e con l'ausilio del nuovo preparatore atletico Jeremy Mialhe.