Vonn beffa Maze: sorpresa gigante a Maribor
di Luca Perenzoni
Lo sport ha regalato un nuovo capitolo al romanzo "Mai dare nulla per scontato" e come palcoscenico ha optato per la pista Pohorje 2 di Maribor e soprattutto un gigante che sembrava disegnato apposta per Tina Maze, padrona di casa e padrona della stagione. E se fino alla vigilia le possibilità di successo della slovena sembravano molte, apparivano fintanto esagerate dopo la prima manche, chiusa con poco meno di mezzo secondo su tutte le avversarie, guidate da Kathrin Zettel e Lindsey Vonn.
Sì, proprio l'americana, terza e ritrovatasi anche in gigante nel giorno ideale per ricordare alla Maze chi ancora detiene il coppone, nel giorno meno pronosticabile in assoluto, perchè in tutta onestà in pochi, fino a stamane, era pressochè difficile immaginarla sul podio, figuriamoci vincente. Ed invece la ventottenne a stelle e strisce ha messo le mani sul terzo gigante della carriera (il primo nell'ottobre 2011 dette il la alla sua stagione da record), superando di soli 8 centesimi una Maze delusa al traguardo ma comunque già in grado di vincere matematicamente la coppa di specialità, con due gare di anticipo. Il terzo tempo nella prima frazione e soprattutto il miglior parziale nella discesa decisiva restituisce una Vonn esagerata in gigante, cosa mai vista nelle ultime settimane, ancor più se si considera come la sua seconda manche non è stata sicuramente esente da errori. Ma nel disegno del suo tecnico la statunitense ha trovato ogni modo per fare velocità, cosa che ha provato a fare anche la Maze, specie dopo la sbavatura nella fatidica curva a sinistra a ridosso di un dosso dopo poche porte che ha tradito molte atlete. Lì la trentenne di Slovenia ha perso il mezzo secondo di vantaggio, nel resto del tracciato non è riuscita a sorpassare una Vonn che ha finito con il toglierle il sorriso di bocca.
Vonn, Maze e poi Anna Fenninger: l'austriaca era sesta dopo la manche mattutina ma nella seconda manche ha trovato la condizione giusta per interpretare al meglio il tracciato, risultando in assoluto la più pulita e forse anche la più agile e convincente sulla neve slovena, dove forse ha lamentato solo un briciolo di potenza in meno rispetto alle altre due lì davanti. In ogni caso la ventireenne salisburghese si conferma sul podio per il terzo gigante consecutivo, per rafforzarsi come quarta forza di una classifica che al di là del dominio della Maze (salita oggi a quota 1554 con 13 gare ancora da disputare), si presenta quanto mai compatta con Riesch (806), Vonn (740) e la stessa Fenninger (704) in un centinaio di punti.
Proprio la bavarese ha chiuso ai piedi del podio davanti a Lindell Vikarby e ad una Zettel decisamente pasticciona nella seconda manche; quindi Marmottan, Mancuso, Worley e una incisiva Denise Karbon, decima a salvare la giornata azzurra per riaffacciarsi tra le top ten dopo l'esordio stagionale di Solden. Più indietro tutte le altre, con Nadia Fanchini buona 14ima e le sorelle Curtoni in 24ima (Elena) e 26ima (Irene) piazza. Domani tocca allo slalom, la Maze avrà senz'altro una buona dose di rabbia da scaricare sulla pista.