Dominik Paris: "ho realizzato un sogno"
di Matteo Pavesi
Vincere a Kitzbuehel dominando la leggenda della Streif: è il sogno di ogni discesista, ed anche quello di Dominik Paris, che oggi, a 24 anni, è riuscito a realizzarlo: "è andata veramente bene, ho rischiato molto in basso, nella parte alta non mi sentivo al massimo, ma poi sulla Steilhang ho sciato come volevo, ho tagliato il traguardo e ho visto il numero 1...che sorpresa! Non ho parole! Vincere qui è da leggenda, per ogni discesista è un sogno...ho rischiato al massimo perché non puoi fare diversamente qui...Quando ho visto gli intermedi di Guay ho pensato...beh ho sperato che rimanesse dietro, ed è andata bene!
Ci metterò un po' a capire cosa ho realizzato oggi, lo sognavo da quando avevo sei anni, e non me l'aspettavo oggi perché in prova non avevo avuto grandissime sensazioni, tranne che per il tratto finale dove sapevo che avrei potuto far bene. Questa è la miglior vittoria che si possa desiderare, Bormio è stata la prima e di sicuro sarà sempre speciale, ma vincere a Kitz è qualcosa che va oltre a tutto."
Con i 100 punti di oggi Dominik scavalca il norvegese Svindal e diventa leader della classifica di specialità, quando mancano ancora 3 discese alla fine della stagione. L'ultimo ad aver vinto in una stessa stagione a Bormio e Kitz è stato Daron Rahlves nel 2003, mentre la coppetta di discesa è l'unica (escludendo la combinata) che l'Italia non ha mai vinto...
Gioisce Paris, ma gioisce tutta la squadra azzurra, e il responsabile Gianluca Rulfi: "Quando si è sempre nelle posizioni di vertice, poi è più facile salire di un altro gradino. Sono tutti molto vicini, oggi è toccata a Dominik, un'altra volta toccherà ad un altro. Stiamo raccogliendo il frutto del lavoro svolto in questi tempi, una serie di piccoli particolari che stanno girando a puntino e ci consentono di fare la differenza. In questo periodo sta andando tutto bene, compreso lo stato di salute generale, continuiamo a lavorare in questa direzione".
Il secondo posto a 13 centesimi soddisfa Erik Guay: "sto sciando bene negli ultimi tempi, sapevo che dovevo essere veloce in alto e l'ho fatto ma non sono stato bravo come Paris in basso ed ecco dove ho perso quei 13 centesimi. In prova non ero andato bene, in gara ho fatto meglio. Questo amo dello sci, e qui a Kitz si vede ancor di più: puoi spingerti più in la, puoi prenderti più rischi, e alla fine questo podio mi rende felice"
Per Hannes Reichelt un terzo posto che gli fa dire: "avrei voluto condividere il primo posto con Paris come a Bormio, ma questa volta lui è stato egoista e non ha voluto dividerlo con nessuno! Qui c'è una pressione pazzesca, tutta l'Austria ti guarda, ma credo che abbia fatto una gran bello spettacolo, il meglio che il nostro sport possa offrire."