Merighetti: "E' stata una liberazione!"
di Vittorio Savio
Sprizza gioia da tutti i pori e si lascia andare anche a qualche lacrimuccia, al momento della premiazione, Dada Merighetti dopo il secondo posto nella discesa di St. Anton. La finanziera bresciana rompe così il ghiaccio dopo il digiuno durato quasi un anno - dalla vittoria di Cortina d'Ampezzo - e consegna ad un'Italia in rosa dello sci anche il primo podio della stagione, mettendo così la parola fine anche alla sua polemica apparsa su alcuni media nazionali, di una decina di giorni fa, con il direttore tecnico della azzurre Raimund Plancker.
La 31enne bresciana ottiene così il quarto podio in carriera, dopo il successo di Cortina dell'anno scorso, il secondo posto nel gigante di Are nel 2003 e il terzo nel super-g di Bansko sempre della passata stagione.
"E' stata una liberazione - spiega Dada - oggi ho dato veramente tutto, non credo di essere mai stata così cattiva in gara. Non sono mai stata così contenta di essere battuta: i 7 centesimi non mi bruciano, per me contava solo raggiungere il podio. Avevo ottimi materiali, il mio ski-man Nicolò Concari ha fatto un lavoro eccellente, il secondo posto darà veramente tanta carica a tutta la squadra che aveva bisogno di un risultato del genere per restituire entusiasmo all'ambiente".
La bresciana è convinta di non avere fatto la migliore prova della carriera sotto il profilo tecnico, ma in questa occasione contava altro: "Avevo un pettorale un po' alto su questa neve diventata veramente molle, non era facile. La pista era segnata molto. Ma oggi bisognava mettere in pista tanta grinta e io l'ho fatto in maniera incredibile, gettando il cuore oltre l'ostacolo".