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Discussione |
FrancoC
Scio come Franz
Estero
1821 Messaggi |
Inserito il - 03 mar 2008 : 15:31:46
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P.S.Per fare acquisti di squisitezze ti trovo in negozio in Pza. S.Antonio? |
non giudicare un uomo prima di aver camminato due lune nei suoi mocassini. (nativi d'america) |
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eugenio
Sono Azzurro di Sci
Trentino
8581 Messaggi |
Inserito il - 03 mar 2008 : 16:04:01
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Forse all'alba della pagina numero nove vale la pena di chiarire un punto. Dani ha certamente ragione: un buon maestro è prima di tutto una persona che sa insegnare bene, che ha passione per lo sci, predisposizione per trasmettere ciò che conosce e capacità di farlo a tutti i livelli che l'allievo di volta in volta richiede. Senza queste capacità può essere bravissimo a sciare, ma non sarà un bravo insegnante. Il problema di fondo però è diverso: non è sufficiente saper insegnare bene, bisogna anche saper sciare bene. A differenza di tanti altri settori dell'insegnamento, lo sci richiede ANCHE un'ottima capacità tecnica di esecuzione del gesto che devi insegnare, devi saper dimostrare altrettanto bene di come sai spiegare e questo è il motivo per cui il livello tecnico non può essere meno che ottimo. E' inutile quindi che discutiamo delle capacità didattiche di un agonista... può essere che siano scarse, e allora non sarà un bravo maestro, ma certamente non possiamo concepire un discreto sciatore che abbia delle fantastiche attitudini all'insegnamento e pensare che possa fare il maestro di sci. ... io la vedo così !!
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37444 Messaggi |
Inserito il - 03 mar 2008 : 16:07:42
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Quoto Eugenio nel caso ci fosse bisogno. |
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Kicca
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
10879 Messaggi |
Inserito il - 03 mar 2008 : 17:51:22
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Citazione: Messaggio inserito da dani1965
A parte le conoscenze tecniche necessarie, il buon maestro deve avere: - un'attitudine particolare - buone conoscenze di metodologia - esperienza raccolta in varie classi
stessi 3 punti precisi che ho scritto anche io qualche post fa
"per insegnare bene si arriva tramite 3 passi: - predisposizione naturale di ognuno - corso di 90 giorni (il numero dei giorni varia poi)..che non è solo tecnica ma anche didattica, metodo d'insegnamento ecc..e quindi chi è già predisposto migliora ancora di più, chi era meno predisposto..impara anche lui - esperienza sul campo . "
precisiii
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Don't worry, be happy! |
Modificato da - Kicca in data 03 mar 2008 17:53:36 |
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Kicca
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
10879 Messaggi |
Inserito il - 03 mar 2008 : 17:58:05
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Citazione: Messaggio inserito da dani1965
Ah, giusto: si parlava di guadagni...
Io, nella mia piccola stazione ticinese, percepivo lo stipendio in base alle ore di lezione fatte. Non era molto: infatti nessuno lo faceva per mestiere. Agli studenti serviva per arrotondare la paghetta di casa, chi lavorava lo faceva per passione e per l'ambiente della scuola di sci e della stazione.
Una quindicina di anni fa sono andato a trovare una coppia di persone che avevo appena conosciuto l'estate prima. Erano due maestri professionisti di St.Moritz ed insegnavano al Suvretta. Alla sera andiamo a cena al Chesa Guardalej di Champfèr, uno dei migliori alberghi engadinesi. Arriva il conto: voglio pagare io, visto che mi ospitano per il finesettimana nel loro appartamento. "No, lascia, abbiamo appena ricevuto una mancia", dice lui. E tira fuori una banconota da CHF 1000.00 Resto a bocca aperta: io ero abituato al caffé offerto dai genitori dei bimbi... Lei mi spiega che avevano avuto per due settimane una famiglia facoltosa (col tempo capii che era una delle tante...): lui insegnava ai genitori, lei ai bambini. Così, oltre alla paga della Scuola (che era circa il doppio della mia), hanno ricevuto come mancia CHF 1000.00... a testa!
Chiaro, il maestro di sci del Suvretta é a totale disposizione del cliente: alla sera esce con lui a cena, poi gli prepara gli sci, il mattino dopo lo va a prendere e scia tutto il giorno con lui (pranzo offerto dal cliente), alla sera magari lo accompagna in palestra o si occupa dei figli mentre ci va lui con la moglie.
Sì, un altro pianeta nel vero senso della parola.
wow!! io le mance le ho sempre e solo ricevute dai tedeschi (mica così alte però )..mai dagli italiani..tirchi |
Don't worry, be happy! |
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Kicca
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
10879 Messaggi |
Inserito il - 03 mar 2008 : 18:05:46
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Citazione: Messaggio inserito da eugenio
Forse all'alba della pagina numero nove vale la pena di chiarire un punto. Dani ha certamente ragione: un buon maestro è prima di tutto una persona che sa insegnare bene, che ha passione per lo sci, predisposizione per trasmettere ciò che conosce e capacità di farlo a tutti i livelli che l'allievo di volta in volta richiede. Senza queste capacità può essere bravissimo a sciare, ma non sarà un bravo insegnante. Il problema di fondo però è diverso: non è sufficiente saper insegnare bene, bisogna anche saper sciare bene. A differenza di tanti altri settori dell'insegnamento, lo sci richiede ANCHE un'ottima capacità tecnica di esecuzione del gesto che devi insegnare, devi saper dimostrare altrettanto bene di come sai spiegare e questo è il motivo per cui il livello tecnico non può essere meno che ottimo. E' inutile quindi che discutiamo delle capacità didattiche di un agonista... può essere che siano scarse, e allora non sarà un bravo maestro, ma certamente non possiamo concepire un discreto sciatore che abbia delle fantastiche attitudini all'insegnamento e pensare che possa fare il maestro di sci. ... io la vedo così !!
quoto eugenio..(che strano ) cavolo eugenio..mai una volta che dici cose sbagliate ..impossibile non quotarti praticamente sempre!!!!!!! le selezioni ci sono e non possiam eliminarle..e alle selezioni è giusto che passino i bravi sciatori..non i bravi didatti ma scarsi sciatori.. poi durante il corso..anche i meno portati per l'insegnamento in genere vengon rimessi sulla retta via.
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Don't worry, be happy! |
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ABE
Sequenza di curve di base
Toscana
258 Messaggi |
Inserito il - 03 mar 2008 : 18:07:35
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Volevo tornare un momento sul discorso che il maestro debba o no provenire dall' agonismo: io ho fatto dell' agonismo in passato e quando ho fatto il corso avevo appena smesso...ma non posso dire di esser stato una cima o un missile...un discreto "garista" ... ma senz'altro non un fuoriclasse... Però devo dire che tutte le ore passate tra pali ed allenamenti vari hanno fatto passare sotto i miei piedi tanta neve e soprattutto svariari tipi di neve e di pendenze, oltre a tener conto delle diverse situazioni a cui sei costretto in un tracciato obbligato ed un cronometro che corre (allenamento o gara che sia), beh...tutte queste esperienze hanno senza dubbia aumentato il mio bagaglio personale che probabilmente era un pò più corposo di un pur ottimo sciatore non agonista che avesse fatto le selezioni con me...
p.s. io sono passato al secondo tentativo... p.s.2....anche io sono abituato più al caffè o allo Jägertee come "mancia" |
ABE *************** "NO BRAIN, NO PAIN" |
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eugenio
Sono Azzurro di Sci
Trentino
8581 Messaggi |
Inserito il - 03 mar 2008 : 23:19:12
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Abe ha centrato un punto fondamentale... Chi proviene dall'agonismo non è più bravo perchè appartiene a una classe eletta. Il vero motivo è che è stato obbligato a ripetere migliaia di curve e di passaggi in punti obbligati e non dove gli veniva più comodo e ha acquisito nel suo DNA la linea ideale di raccordo fra una curva e l'altra e il tempo esatto per uscire da una curva ed entrare in quella successiva, costretto a mantenere una posizione di equilibrio complessivo che lo mantenesse dentro ad un tracciato, nelle situazioni più diverse di pendio, di neve di angolatura e quindi di velocità. Tutto questo rende poi talmente naturale la sciata in campo libero che il vantaggio rispetto ad uno sciatore che non ha maturato questa esperienza è enorme. E' sbagliato vedere nell'agonismo una pura e semplice esasperazione dello sci in velocità. In realtà si tratta di un complesso di abilità difficile da trasferire su un soggetto che, pur sciando ad alto livello, non abbia fatto quel particolare percorso formativo a livello motorio, sensoriale e dinamico. |
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TEX
Sono Azzurro di Sci
Liguria
11591 Messaggi |
Inserito il - 04 mar 2008 : 00:18:04
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Citazione: Messaggio inserito da eugenio
E' sbagliato vedere nell'agonismo una pura e semplice esasperazione dello sci in velocità. In realtà si tratta di un complesso di abilità difficile da trasferire su un soggetto che, pur sciando ad alto livello, non abbia fatto quel particolare percorso formativo a livello motorio, sensoriale e dinamico.
Completamente d'accordo. Ed è da circa un anno che lo sto sperimentando sulla mia pelle |
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FrancoC
Scio come Franz
Estero
1821 Messaggi |
Inserito il - 04 mar 2008 : 07:59:31
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E il mio rammarico per non essermi avvicinato prima allo sci aumenta..... |
non giudicare un uomo prima di aver camminato due lune nei suoi mocassini. (nativi d'america) |
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otto piedi
Pronto per il Comitato
Friuli-Venezia Giulia
3160 Messaggi |
Inserito il - 04 mar 2008 : 09:01:55
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Ecco, Abe ed Eugenio hanno riassunto in poche righe il senso delle mie elucubrazioni... Sul fatto che l'agonismo porti a "raffinare" le capacità tecniche e la sensibilità di uno sciatore, proprio per le necessità di adattamento e di prestazioni che sono il pane quotidiano dell'agonista, e come queste capacità siano in fondo la base per l'insegnamento, non solo per definire la "bravura" del maestro ma anche per ampliare le sue capacità di interpretazione del gesto dell'allievo e conseguentemente adottare subito le migliori vie per correggere i difetti e/o progredire tecnicamente. Poi ci sono senz'altro sciatori molto dotati di queste virtù pur senza aver gareggiato a lungo o ad alti livelli, e altrettanto in grado di esser degli ottimi maestri. |
- Val Gardena, 15 dicembre 2007 - Condurrapando condurrapando... Ho fatto la Sasslong!
Il silenzio degli abeti innevati, il mormorio del ruscello, il sussurro del vento... La Natura parla a chi sa ascoltare! |
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FantaAleMac
Cristiania
Veneto
782 Messaggi |
Inserito il - 04 mar 2008 : 10:01:25
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Quoto! Permettetemi di aggiungere un ulteriore considerazione che poco ha a che fare con lo sci in "senso stretto".... Il fatto di richiedere capacità agonistiche agli aspiranti maestri, oltre a rispondere alla verifica delle capacità squisitamente "tecniche" da voi qui giustamente postate, risponde anche all'esigenza di favorire un accesso preferenziale a tale professione ai giovani che risiedono nelle zone montane per i quali lo sci equivale a quello che per noi giovani della pianura rappresenta il calcio. In effetti il costante abbandono delle valli alpine da parte dei giovani è dovuto soprattutto alla carenza di opportunità di lavoro. Rendere l'accesso così selettivo indirettamente risponde molto bene a tale necessità (senza arrivare a provvedimenti di tipo discriminatorio) e credo ciò sia solo un bene. |
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lollorav78
Conduzione
Liguria
1346 Messaggi |
Inserito il - 04 mar 2008 : 12:16:17
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scusate, ma per voi è corretta questa affermazione:
si può sciare benissimo senza essere bravi maestri, ma NON si può essere bravi maestri se non si sa sciare benissimo?
la base di partenza non può che essere la tecnica sopraffina, non le qualità umane che semmai, in un secondo tempo, faranno la differenza tra un maestro bravo e uno mediocre |
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Nexus 7
Sono Azzurro di Sci
Trentino
9395 Messaggi |
Inserito il - 04 mar 2008 : 12:51:55
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la frase, per quanto riguardo l'insegnamento dello sci, è verissima... non lo è per quanto riguarda per esempio l'allenamento, e sicuramente non lo è per l'insegnamento in generale... |
il rospo è diventato un principe... il brutto anatroccolo è diventato un cigno il bruco è diventato una farfalla... ma io quando'è che mi trasformo?!?
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lollorav78
Conduzione
Liguria
1346 Messaggi |
Inserito il - 04 mar 2008 : 14:43:29
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concordo con te |
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Discussione |
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