Autore |
Discussione |
franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37310 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 17:25:47
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Stavo pensando che i rallysti pur avendo il roll-bar usano il casco per cui non vedo perche' non dovrebbero usarlo i maestri di sci e sopratutto noi quando andiamo in giro in macchina. |
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chip63
Scio come Franz
FantaReporter
Lombardia
1811 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 17:47:46
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blo pensa se non portavi il casco a Falcade.... |
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Katunga
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
6166 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 17:50:43
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@Franz perchè noi quando andiamo in giro in macchina non usiamo la tuta ignifuga |
Franco |
Modificato da - Katunga in data 20 mar 2007 17:51:25 |
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franz62
Sono Azzurro di Sci
Lombardia
37310 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 17:56:59
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Pero' se insistono troppo con ste' macchine bifuel non la escluderei come ipotesi,non vorrei calassero i consumi di benzina. |
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Bill
Cristiania
Piemonte
583 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 18:06:13
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Ognuno ha una storia vissuta sulle piste diversa e percepisce il pericolo e la sicurezza a suo modo. Le variabili sono molte ed e' la loro combinazione che ci fa percepire la necessita' di proteggerci oppure no.
Velocita', pendenza, probabilita' di cadere, probabilita' di essere investiti, ecc. Io sono robusto ma l'idea di vedermi precipitare addosso uno di quei bei cinghialoni ciucchi gia' alle 10 del mattino non mi piace; quindi, casco, guscio (quello lungo), guanti robusti (ne ho visti di tagliati dalle lamine), e soprattutto alla larga dai patiti dello spazzauovo.
Forse si suda, ma se devo scontrarmi con qualcuno quando fa caldo preferisco stare dalla parte di quello che si e' protetto. Le altre volte la pago con una doccia. |
Bill Apres Ski Olympic Team |
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dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 19:43:42
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Citazione: Messaggio inserito da eugenio
Citazione: Messaggio inserito da brunodalla vorrei far notare una cosa: che questa discussione è stata aperta da un non italiano, che correda il 3d con una faccina di stupore. sta a significare che all'estero non si capacitano come mai in italia sia non ancora obbligatorio.....se ho capito giusto le intenzioni di dani
Bruno solleva una questione molto interessante, per la quale chiamo in causa Dani. Non ho alcuna informazione sull'obbligatorietà del casco negli altri paesi dell'arco alpino e non sono affatto sicuro che lo sia. Nonostante alcuni punti a sfavore (a molti piace sciare senza - ahime io x primo) ci sono troppe considerazioni di primaria importanza che devono portare all'obbligatorietà e se il risultato dovesse essere meno gente sulle piste (ma non credo proprio) io personalmente sarei solo più contento. Se poi dovessimo arrivare per primi in Italia con una normativa in questo senso... beh, alleluia!
Infatti sono stupito per il fatto che il casco potrebbe diventare obbligatorio anche per gli adulti solo in Italia, unico paese europeo che POTREBBE adottare questa normativa.
Sono sempre del parere che bisogna lavorare per EVITARE gli incidenti e non per proteggersi dalle conseguenze: se tutti sciassero proporzionalmente alle proprie capacità tecniche, alla propria condizione fisica, allo stato delle piste, al tipo di neve, alle condizioni atmosferiche e - non da ultimo - all'affluenza, si avrebbero meno incidenti gravi o letali.
Come indossatore di casco non sono sicuramente d'esempio, ma mi muovo sulle piste al 50% di quello che potrei andare in base alle mie capacità tecniche e fisiche, in modo di avere sempre un grande margine di sicurezza per evitare ostacoli o fermarmi in tempo: io la chiamo "zona cuscinetto", il che rende bene l'idea...
Ma tant'é.
SE la proposta dovesse venir accettata, da "esterno" vedo in un (ipotetico, sempre legato al SE) un boicotto dell'Italia da parte dei turisti che - per motivi o convinzioni personali - non vogliono indossare il casco, preferendo così altre nazioni più "liberali" quali la Francia, l'Austria (già oggi apprezzatissima) o la Svizzera. Ne consegue che una parte di turisti "restii" potrebbe non venire più in Italia a sciare: e non illudiamoci che questi possano venir sostituiti da altri in cerca di paesi che offrono più sicurezza sulle piste, poiché il solo indossare del casco non cambierebbe una virgola sul comportamento inadeguato che vige oggi sulla neve.
Le stazioni sciistiche potrebbero vedersi quindi privare di una parte dell'utenza proveniente dall'estero: chi lavora con il turismo sa cosa ciò potrebbe significare... Meno utenti, meno entrate: come compensare la mancanza? Aumentando i prezzi degli skipass a chi resta?
In sintesi: é una discussione molto IPOTETICA, lo so, tranne la parte inerente al comportamento sulle piste.
Quello purtroppo é reale e di attualità. |
Modificato da - dani1965 in data 20 mar 2007 19:45:11 |
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Paul
Agonista
FantaOrganizzatore
Emilia Romagna
2259 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 20:22:04
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Io lo uso da una settimana.. temevo che mi desse molto fastidio invece mentre scendevo non me ne rendevo conto, mi ha dato fastidio sugli impianti ma perchè era molto caldo |
AGOSTO 2013: riuscirò finalmente a portare qualche forumista con me sulle nevi pagatoniche, sulla scia dei nostri campioni?
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brunodalla
Moderatore
Lombardia
23629 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 20:57:38
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ne deduco quindi, caro dani, che all'estero non è obbligatorio. ma all'estero qual'è la percentuale d'uso? e le statistiche sugli incidenti come sono? sulla sicurezza se ne è parlato ampliamente nell'altra discussione, che inviterei a rileggere, mi piacerebbe qui fare un confronto fra la situazione italiana, sul discorso sicurezza, e quella europea, in termini di leggi e di statistiche sugli infortuni. se c'è qualcuno che conosce fonti di notizie riguardo a questo è pregato di postarle |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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HM1
Sequenza di curve di base
179 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 21:03:30
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Provo a dire la mia, da agonista che spesso usa il casco per allenamenti o se c'è tanta gente.
Mi trovo molto in accordo con Dani e sono assolutamente contrario al rendere obligatorio il casco.
Affrontavamo il discorso proprio pochi giorni fa con esperti del settore. Renderlo obligatorio farebbe passare il messaggio che lo sci è uno sport pericoloso con conseguente allontanamento di persone dal nostro (già in declino) sport.
Sull'uso del casco sarebbe giusto fare delle campagne di sensibilizzazione-promozione per consigliare e invogliare a usarlo ma non renderlo obligatorio. Lo sci è uno sport magico e riempirlo di limitazioni non farebbe altro che rovinarlo. Se io sono su una pista deserta e mi voglio fare due curvoni in assoluta scioltezza mi sembra assurdo non possa farlo.
Io poi appoggio molto la filosofia americana che dice: "vai a sciare, sai che ci sono dei rischi, affari tuoi regolati di conseguenza" e non mi piace assolutamente questo eccessivo GARANTISMO italiano. Dimostrato dal fatto che l'Italia è l'unica nazione che ha accantonato il decalogo dello sciatore (della FIS) sostituendolo con la legge 363 del 2003. Cosa che gli altri paesi ci contestano ancora adesso. Inoltre questa assurda legge è poi sottonormata dalle varie leggi regionali/comunali (molto diverse l'una dall'altra) che vorrei mi spiegassero uno come fa a saperle tutte. |
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dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 21:52:48
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Con questo link si accede alla statistica sull'utilizzo del casco in Svizzera redatta dall'UPI (Ufficio svizzero per la Prevenzione degli Infortuni) su un campione di 6379 sciatori e 1696 snowboarder per la stagione 2005-2006: http://www.upi.ch/ricerca/statistica/statistica_2006/BFU_ital_2006_50.pdf
Statisticamente ne consegue che la stagione scorsa il 40% degli sciatori ed il 49% degli snowboarder indossava il casco in Svizzera.
Interessantissima per contro la campagna di sensibilizzazione/prevenzione lanciata sempre dall'UPI (grazie HM1 per avermelo involontariamente ricordato), che potete trovare qui: http://www.upi.ch/consulenza/sport/psa/index.html. |
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dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 22:03:44
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Mentre stavo spulciando le statistiche dell'UPI, sono incappato in quelle concernenti i ferimenti e le morti "in casa e durante il tempo libero" (attività professionali e sportive escluse) nel 2003.
Sapevate che in Svizzera ci sono stati 400'380 feriti per le sole attività svolte in casa (ben 170'160 solo negli spostamenti in casa o in giardino...)? E che il totale di ferimenti in casa e nel tempo libero sono stati 587'000 ?
E che i morti nell'adempimento di queste attività sono stati ben 1'374 (78% causato da cadute in attività non sportive e non lavorative)?
Qui trovate i dettagli: http://www.upi.ch/ricerca/statistica/statistica_2006/BFU_ital_2006_40.pdf
Impressionante... |
Modificato da - dani1965 in data 20 mar 2007 22:04:39 |
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brunodalla
Moderatore
Lombardia
23629 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 22:03:55
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provo a dire la mia da addetto ai lavori in campo sanitario. chi dice che il casco non è utile probabilmente non ha mai visto uno con la testa fracassata in rianimazione (dove io lavoro), e vi assicuro che non è un bello spettacolo. se c'è un semplice strumento, che riduce di molto il rischio di farsi male seriamente all'organo più importante del corpo umano, perchè non usarlo? ma credo che ormai, in questo forum, tutti siano convinti che il casco sia utile. allora il discorso è: renderlo obbligatorio o no? mi viene subito da domandarmi perchè per le moto è giusto e per lo sci no, tra l'altro le velocità sono simili (se ti schianti in moto a 100 all'ora siamo d'accordo che il casco a volte non serve, così come nello sci). rifletto poi su quanto ha scritto hm1: giusto fare campagne di sensibilizzazione, ma qual'è il limite o la differenza fra campagna di sensibilizzazione e obbligo di legge? parliamoci chiaro, siamo in italia, funzionano meglio campagne di sensibilizzazione o un obbligo di legge? le campagne di sensibilizzazione funzionano dove c'è una coscienza civica sviluppata, cosa che devo ancora vedere in italia. siamo nel paese dove per vedere diminuire i morti sulle strade (altro luogo dove i comportamenti individuali fanno la differenza fra la vita e la morte) si è dovuta istituire per legge la patente a punti, introdurre l'uso della cintura obbligatorio e del casco per le moto obbligatorie, per cui, STORICAMENTE, in italia servono le imposizioni di legge per far cambiare determinati comportamenti, ma non a chi già li mette in atto, ma a quelli che non ci arrivano da soli, e che diventano un pericolo per gli altri. per riassumere: mi starebbe bene lasciare alla sensibilità individuale di ognuno decidere se è più conveniente mettere il casco o rompersi la testa, ma siccome in italia non siamo ancora ad un livello civico tale mi sta bene un bell'obbligo. non vedo questa grande limitazione di libertà individuali, piuttosto vedo una migliore tutela della salute pubblica (e relative ricadute sulla spesa sanitaria e sociale). il casco toglie la sensazione del vento fra i capelli? bene, se ti trovi in un letto in stato vegetativo il vento fra i capelli non lo sentirai mai più. scusate la crudezza ma è così. |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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dani1965
Sono Azzurro di Sci
Estero
9280 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 22:38:07
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Nel 1975 ho messo per la prima volta gli sci (sono un "tardone", lo so... ).
Sino all'anno della patente per maestro sciavo in media 30-40 giorni a stagione (tranne una stagione da professionista). Dal 1993 mi sono sparato 8 stagioni a 70-75 giorni sulla neve all'anno, poi sono arrivati i bimbi e ho avuto una flessione per tre anni a soli 20 giorni. Lo scorso anno (da quando loro hanno cominciato a sciare) sono ritornato a 40, quest'anno con Head supero le 50 giornate.
Totale: più di 2000 giornate sulla neve (e sono stato basso con le valutazioni) in Svizzera, Francia, Italia, Austria su tutti i tipi di neve e tipi di piste, e mai un incidente. Caso raro? No, direi piuttosto grazie alla "zona cuscinetto" (margine di sicurezza) che mi sono creato (v. poco sopra) e alla rigorosa applicazione delle regole comportamentali imparate da allievo ed insegnate da maestro e che fanno parte della mia giornata come togliere la neve dalla suola dello scafo prima di agganciarmi agli attacchi.
Bruno, hai ragione.
Oggi manca la consapevolezza dei propri limiti (imposti dalla tecnica e dal fisico) e di quelli imposti da fattori esterni. Così la maggioranza scivola a valle come se fosse sola sulle piste e come se la neve fosse morbida (anche quando é artificiale), incurante degli altri e degli ostacoli che potrebbero improvvisamente pararsi davanti, o del fatto che a volte basta un errorino per finire gambe all'aria o fuori pista.
Forse limitando la libertà d'azione di questi elementi a suon di divieti, la convivenza sulle piste potrebbe raggiungere un livello civile. Purtroppo vengono coinvolti anche coloro che si comportano correttamente. |
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brunodalla
Moderatore
Lombardia
23629 Messaggi |
Inserito il - 20 mar 2007 : 23:25:41
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si, purtroppo questo è un problema, di difficile soluzione. ma potrebbe anche essere di facile soluzione, ma si entra in un discorso molto complicato che però il tuo racconto comincia a dare un'idea: l'educazione fin da bambini. però mi spingo a dire non solo a partire dai campi di sci, a partire da tutto. educazione al senso civico e rispetto per gli altri. lo so che sono discorsi già detti e ridetti, però purtroppo non se ne esce, è così.bisogna partire dalla radice, dalla base, anzi...ripartire. |
brunodalla da oggi 20/01/2010 tutti i miei interventi come moderatore saranno contrassegnati da questo colore CAMPIONE FANTAMONDIALE DH GARMISCH 2011 CAMPIONE FANTAOLIMPICO DH SOCHI 2014 CAMPIONE ASSOLUTO FANTASKI FEMMINILE 08-09
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chip63
Scio come Franz
FantaReporter
Lombardia
1811 Messaggi |
Inserito il - 21 mar 2007 : 00:26:14
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dani e brunone vi quoto tutti e due, e' rassicurante leggere che sono (siamo) in tanti a pensarla allo stesso modo.... purtroppo come dice bruno la realta' in Italia e' diversa al punto che, scarseggiando controlli e normative, non bastano solo i nostri connazionali ma spesso gli stessi stranieri si sentono autorizzati a fare da noi quello che non possono fare da loro, sulle piste da sci come su strade ed autostrade... nel nostro paese non esiste un senso civico spiccato in tanti campi, e' uno dei ns.grandi drammi nazionali, anche la patente a punti sta esaurendo i suoi effetti al punto che si sta pensando ad un altro giro di vite.... sono a tal punto pessimista al riguardo che ritengo che l'obbligo del casco potrebbe portare taluni a fare esattamente il contrario di quello che fa dani, ovvero osare piu' del limite pensando che tanto indossano casco e protezioni.... io per quanto mi riguarda da sempre tengo un margine di sicurezza in primis per tutelare gambe e ginocchia ma anche per evitare incidenti con altri sciatori...sperando che basti... |
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