Giochi2018: Goggia è storico oro in discesa
E' venne il giorno della consacrazione di Sofia Goggia che regala all'Italia uno storico oro in discesa libera, la nona medaglia di questa Olimpiade di PyeongChang 2018 per i nostri colori, la terza d'oro, la 40/a nella storia. Battuta Lindsey Vonn a cui va il bronzo, mentre l'argento è della sorprendente norvegese Ragnhild Mowinckel.
Dopo 18 edizioni dei Giochi Olimpici invernali l'Italia al femminile conquista la sua prima medaglia d'oro della storia del nostro sci nella regina delle specialità: la discesa libera. Ci avevano già provato in passato senza riuscirci due volte Isolde Kostner a Salt Lake City 2002 (argento) e Lillehammer 1994 (bronzo) e Giuliana Minuzzo a Oslo 1952 (bronzo).
La 25enne di Bergamo, già vincitrice qui lo scorso anno in coppa del mondo, concede il bis grazie ad una sciata fluida, ma forse leggermente troppo aggressiva nella parte alta dove è stata più lenta rispetto anche a Tina Weirather, scesa prima di lei, e che alla fine finisce 4/a, dopo il bronzo in superG.
E' però nella seconda parte dalla cosiddetta "Dragon Valley" che la Goggia inizia finalmente a carburare scavando un piccolo solco tra sé e tutte le altre compresa la super favorita Lindsey Vonn finita alle spalle dell'azzurra di quasi mezzo secondo (+0.47). Sedici anni dopo Daniela Ceccarelli, oro in superG a Salt Lake City 2002, l'Italia al femminile torna d'oro nello sci alpino.
Grande delusione per "Wonder Woman" Lindsey Vonn, la donna dei record, che maschera bene davanti alle telecamere, ma poi nel box chiuso del controllo sci si lascia andare ad un pianto a dirotto. La campionessa di Vail dunque non riesce a ripetere l'oro di Whistler Mountain a Vancouver 2010, nonostante un dispendio di soldi e mezzi senza precedente per puntare a questo bis, ma per il rotto della cuffia raccoglie comunque un bronzo, perchè l'argento va sul collo di una sorprendente Ragnhild Mowinckel. La norvegese fino alla fine fa tremare le coronarie alla nostra Sofia, ma paga qualcosina nel tratto finale ed alla fine per soli 9 centesimi è dietro, ma si porta a casa la sua seconda medaglia dopo quella d'argento in gigante.
Quarta a 63 centesimi finisce dunque un'altra delle favorite di oggi, Tina Weirather, bronzo già in superG, che non riesce a raccogliere un'altra medaglia e magari cercare di eguagliare mamma Hanni Wenzel che ottenne due ori a Lake Placid 1980.
Gioiamo per l'oro di Goggia, ma non per la prestazione di tutte le altre tre sue colleghe che quest'oggi non hanno purtroppo terminato la loro prova. Fuori Nadia Fanchini, caduta su uno dei primi salti dopo un errore in fase di volo, mentre stava segnando il miglior intermedio rispetto alla Goggia, come pure dopo di lei Federica Brignone, inclinatasi dopo una ventina di secondi di gara, finendo la sua corsa contro i cuscini imbottiti a bordo pista.
Prova terminata dopo 30 secondi anche per la debuttante Nicol Delago, scelta dopo l'ultima prova di ieri al posto della veterana Johanna Schnarf (la seconda miglior discesista della stagione quest'anno), per il salto di una porta, la stessa dove ieri hanno pagato dazio in molte in prova.
Un tracciato quello di Jeongseon con neve molto aggressiva che ha creato dunque qualche problemino di linee a molte delle partecipanti e mettendo fuori causa molte delle protagoniste tra cui anche una Lara Gut in cerca di riscatto dopo la delusione del superG dove è finita fuori dalla zona medaglie. Caduta senza conseguenze anche per l'austriaca Stephanie Venier come pure fuori è finita l'elvetica Jasmine Flury.
Domani donne ancora in pista con la combinata alpina.
(mercoledì 21 febbraio 2018)