Matthias Mayer salta Soelden e pensa a Lake Louise
Il velocista austriaco Matthias Mayer ha annunciato che non sarà al cancelletto a Soelden, ma continuerà la preparazione in vista della tappa nordamericana di Lake Louise.
Già lo scorso anno Matthias aveva saltato la tappa inaugurale, in quel caso per le conseguenze di una caduta in allenamento, presentandosi in gran forma a Lake Louise tanto da conquistare un 87o posto in discesa e un 2/o in superg. A Beaver Creek non era andato altrettanto bene, ma già in Gardena, in superg, l'austriaco aveva chiuso ai piedi del podio con un'ottima performance.
Il giorno successivo, in discesa, è caduto dopo essersi sbilanciato su un salto sbattendo violentemente la schiena, e fratturandosi una vertebra, impatto che avrebbe potuto avere esiti più nefasti senza il nuovo airbag.
Così Matthias ha dovuto rinunciare a buona parte della scorsa stagione, e anche nell'ottobre 2014 si era infortunato, ma al collaterale del ginocchio destro. E' tornato a sciare a metà luglio a Moelltal e poi ha seguito la preparazione in Cile coi compagni.
"Sto bene - ha dichiarato il campione olimpico all'agenzia APA - Non mi posso lamentare, anche se talvolta sento tirare un po' il ginocchio, ma non ho mai dovuto interrompere gli allenamenti nè fermarmi a causa del dolore. Ci è voluto molto lavoro per tornare al livello in cui ero, ma ora so che posso essere di nuovo veloce, anche se c'è ancora tanto da fare. Ho fatto le cose pian piano, passo passo, senza forzare, finchè non mi son sentito di nuovo sicuro. Per Lake Louise starò bene ed è la cosa più importante."
Tornando sull'incidente della Gardena, Mayer dichiara che: "sì ogni tanto ho pensato a quello che sarebbe potuto succedere. Ogni tanto ci penso ancora, ma non mi sconvolge. L'airbag ha funzionato bene ed è stato ulteriormente migliorato. Le settimane precedenti alla prima libera saranno fondamentali per il setup dei materiali, ho grande fiducia nel mio skiman, ma è un lavoro che si può fare solo d'inverno e vicino alle gare. Il gigante? Voglio farlo, è importante anche per i velocisti."
(venerdì 14 ottobre 2016)