Bode Miller: continua o si ritira ?
Bode Miller non ha ancora deciso cosa farà nella prossima stagione, nonostante sia stato inserito nella squadra nazionale, e a distanza di 4 mesi dalla caduta (e infortunio) di Vail fans e addetti ai lavori sono in attesa di sapere se rivedranno ad un cancelletto di Coppa del Mondo il campione di Franconia.
In una lunga intervista concessa alla NBC, e segnalata dalla stessa federsci americana US Ski Team, Bode parla della sua carriera. Vediamo alcuni passaggi:
- sul futuro: "...voglio rimanere nello sci e nel US Ski Team, che non ha utilizzato al meglio gli atleti più esperti. Abbiamo un gruppo di atleti che, più o meno, sono verso la fine della carriera, come me e Lindsey e Ted, che ha ancora qualche anno buono, ma penso che stiano cominciando a capire che devono coinvolgere questi atleti per far crescere i giovani, la nuova generazione, a livello mondiale per continuare ad avere successo. Li ho aiutati a capire questo e vorrei essere parte di questo processo. Non ho ancora deciso se gareggerò ancora. Certamente sono ancora abbastanza veloce per farlo, il che mi piace e mi stimola. Ma ho anche diversi affari che mi interessano e ai quali voglio dare priorità. In cima a tutto c'è la mia famiglia. E' improbabile che possa gareggiare per tutta la prossima stagione, ora mi sto dedicando a mia moglie e mio figlio. Non è possibile gareggiare per mezza stagione, è troppo pericoloso non concentrarsi al 100% su quello. Onestamente, anche se sembrerà strano per molti, c'è una possibilità che gareggi nella stagione seguente. Amo il mio sport, ho ancora molto da dare. Ma anche se non gareggerò più a quel livello, penso di avere la responsabilità di condividere la mia esperienza"
- sulla gamba: "Va bene. Non lo sai fino in fondo finchè non provi, e io non l'ho ancora fatto, ma nella quotidianità è ok. Non ho ancora fatto molto lavoro impegnativo, un po' si, e sto bene. Penso che potrei prepararmi bene. Ho sciato un po' in aprile al raduno della mia fondazione Turtle Ridge. Sono andato forte, non da gara, ho fatto tutta la pista a gran velocità. Mi son sentito bene, ma la Coppa è un'altra cosa, soprattutto quando devi salvarti in un passaggio difficile. L'infortunio al tendine mi ha fatto probabilmente perdere un 5%"
- sulla miglior gara della carriera: "direi l'oro in combinata ai Mondiali di St.Moritz 2003...non pensavo di vincere, dopo la discesa ero in ritardo di 2.95 secondi, poi dopo lo slalom ho vinto con 7 centesimi su Lasse Kjus e poco più su Kjetil Andre Aamodt, al top nello sci in quel momento.
- sulla gara con più rimpianti: "la discesa di Kitz del 2014. Stavo sciando molto bene. Sentivo di meritarmela (...) In gara ho commesso un errore al momento sbagliato e l'ho pagato. 2/o in superg e 3/o in discesa, è stata una delusione sapendo di essere in forma e che non avrei avuto più molte possibilità di giocarmi la vittoria. Mi sarei ritirato se avessi vinto? Non credo.
- sul più grande di sempre: "si può discuterne a lungo. Ingemar Stenmark è stato il più artistico, una spanna sopra tutti per la sua abilità atletica e maestria sullo sci. Come polivalente direi Jean-Claude Killy. Per la discesa Franz Klammer. Anche Hermann Maier e Alberto Tomba sono tra i grandissimi. Con Hermann è stata una bella sfida, a volte l'ho battuto ma nel complesso era migliore di me."
- su Lindsey Vonn: "quel che ha fatto è incredibile. E' la migliore che il nostro sport abbia mai visto, uomini compresi, indiscutibilmente. Quando l'ho conosciuta era giovanissima e forte in slalom, e poi è riuscita a diventare velocista. L'ho vista gareggiare a tutti i livelli e ho visto il suo approccio allo sci, la sua dedizione e intensità. E' unica. "
(mercoledì 17 giugno 2015)