Pechino 2022: Sport Invernali obbligatori a scuola
Venerdì scorso, durante il FIS Alpine Forum di inizio stagione a Soelden, si è tenuto il consueto confronto con il presidente GianFranco Kasper che, parlando dei futuri Giochi Olimpici, non ha lesinato critiche all'organizzazione coreana, mentre ha usato parole al miele per quella cinese.
Kasper ha anche sottolineato la necessità (concetto ribadito anche anni or sono quando fu Sochi ad aggiudicarsi i Giochi) di creare una squadra competitiva nelle discipline invernali, per rendere più coinvolgenti e appassionanti i Giochi anche e sopratutto per il popolo che li ospita.
In questo senso la Cina ha molta strada da compiere: nel medaglione complessivo di tutti i tempi è 20/a con 42 medaglie (7 ori, 20 argenti, 15 bronzi), ma quasi tutte nel ghiaccio, tra short track, pattinaggio di velocità e di figura e 0 nell'alpino, nel fondo, nel biathlon.
Pechino vuole invertire la rotta e farsi trovare un minimo più competitiva, e replicare un modello già utilizzato in passato per crescere giovani campioni fin da piccolissimi.
Per questo motivo le autorità municipali hanno preparato un piano che prevede l'obbligo di praticare almeno uno sport invernale per almeno un'ora alla settimana per tutti gli studenti della scuola primaria e secondaria di Pechino.
Il piano è stato annunciato durante la Fiera Internazionale degli Sport Invernali di Pechino.
Di certo questo non basterà per avere dei campioncini tra 6 anni, ma è un inizio, e servirà per sviluppare l'industria degli sport invernali in un paese che, per i numeri, ha enormi potenzialità.
La capitale cinese ha anche un problema di infrastrutture, sia a livello amatoriale che professionale, e per questo sono in costruzione numerosi impianti in città oltre naturalmente al comprensorio di Yanqing (per l'alpino). Al momento per raggiungere Yanqingin autobus ci vogliono 1h20, che salgono a 2h45 per Zhangjiakou (fondo, biathlon, salto, snowboard...), tempi che saranno sensibilmente ridotti con il treno superveloce già in costruzione.
Sun Xuecai, assessore allo sport per Pechino, ha annunciato che entro il 2022 saranno costruiti in città 16 impianti indoor e 40 outdoor per il pattinaggio.
La montagna e la campagna, fino a poco fa sinonimo di duro lavoro e di povertà, ora stanno diventando sempre più interessanti per la borghesia: ad esempio a 2h di auto a nord di Pechino, nella provincia di Hebei, è stata costruita pochi anni fa "Jackson Hole", un paese 'artificiale' sul modello dell'originale del Wyoming (vedi video).
(giovedì 27 ottobre 2016)