Chemmy Alcott chiude la carriera
"Ho amato e vissuto ogni singolo minuto di questo fantastico sport, dall'inizio alla fine" e "La fine di una ERA ma l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita. Grazie a TUTTI per il vostro sostegno..."
Con queste parole pubblicate su twitter e un bel video sulla neve pubblicato su Facebook, la sciatrice britannica Chemmy Alcott ha annunciato il suo ritiro dall'attività agonistica: "ma non voglio usare la parola 'ritiro' perché significa non fare più la propria professione e io sono e sarò sempre una sciatrice. Comunque è con il cuore pesante ma felice ed orgoglioso che abbandono il mio ruolo di 'ski racer'"
Nata a Londra, nel quartiere di Twickenham, nel luglio 1982, Chemmy era già sugli sci a 18 mesi e dagli 8 anni gareggiava con regolarità.
Nel 1998 partecipa ai Mondiali Juniores di Megeve, e un anno più tardi, non ancora maggiorenne, è convocata per i Mondiali di Vail 1999, in slalom e gigante, prima di una serie di 7 partecipazioni (St.Anton 2001, St.Moritz 2003, Bormio 2005, Are 2007, Val d'Isere 2009, Schladming 2013) conquistando un 15/o posto in discesa in Val d'Isere come miglior risultato.
Esordisce in Coppa del Mondo nel dicembre 1999, in gigante, primo di 179 pettorali indossati nel circuito maggiore, dove ha saputo conquistare 5 risultati nelle top10. Il settimo posto in superk a Reiteralm nel 2006 rimane il suo miglior risultato in carriera. Da ricordare anche la sua gara a Soelden 2008, quando dopo il 28/o tempo della prima manche fece segnare il miglior tempo nella seconda (a pari merito con la vincitrice Zettel) recuperando 18 posizioni fino al 10/o tempo finale.
Oltre che per il suo sorriso, la sua simpatica, la sua avvenenza, e il suo ruolo di "ambasciatrice" dello sci britannico, Chemmy ha sempre dimostrato una grandissima determinazione, in particolare dopo i numerosi infortuni che ha patito.
Come nel novembre 2008, quando durante un allenamento in Canada si frattura la caviglia, riuscendo a tornare a febbraio per i Mondiali. O come nel dicembre del 2010, durante le prove cronometrate della libera di Lake Louise: partita con il pettorale 50 Chemmy perde il controllo degli sci dopo il primo salto nel settore dei 'Coaches Corner' fratturandosi la tibia.
Da quel momento comincia una lunga fase di riabilitazione, con l'obiettivo dichiarato di tornare a gareggiare alle Olimpiadi, lei che aveva già partecipato a Salt Lake City 2002, Torino 2006 e Vancouver 2010, dove è stata 11/a in superk.
Nonostante due intere stagioni perse (2010/2011 e 2011/2012) e il taglio dei fondi della federsci britannica, Chemmy non molla e finalmente nel maggio 2012 torna sugli sci, 18 mesi dopo il tremendo incidente canadese. Nel frattempo partecipa con successo allo show televisivo "Dancing on Ice".
L'amore per lo sport la riporta in gara proprio a Lake Louise, due anni esatti dall'ultima gara in Coppa, chiudendo a punti con il 25/o tempo.
E' la stagione dei Mondiali di Schladming, e nella prima prova libera in vista della libera mondiale la britannica cade nuovamente sbattendo il ginocchio e venendo ricoverata in ospedale. Gli esami non evidenziano niente di serio ma, lo "stress" alla gamba fratturata le impongono di chiudere anzitempo la stagione. Sei mesi più tardi, a fine agosto, durante un allenamento a Saas Fee, cade e si frattura nuovamente la gamba: "...uno spiacevole stop che non ci voleva, ma sono abituata alle avversità, è soltanto un altro capitolo prima del finale hollywoodiano a Sochi!"
Passano altre cinque mesi prima di poter tornare sulla neve, ma Chemmy non si abbatte e due mesi fa torna in pista a Cortina, nelle ultime gare prima di Sochi: va a punti in superg e con questo spirito affronta la sua quarta e ultima Olimpiade, in terra russa.
In bocca al lupo Chemmy!
(martedì 25 marzo 2014)