Austria: 20 milioni per lo sci alpino
Peter Schroecksnadel, presidente della OSV, la federsci austriaca, ha negato che ci possano essere dei problemi con Hans Pum, fino a oggi responsabile del settore alpino: "tutto il contrario. Ogni cosa è stata discussa e valutata obiettivamente, tra di noi non ci sono problemi". Pum da ora poi avrà l'incarico di "Sport Director" trasversale a più discipline, annullando la storica divisione tra nordico e alpino. Eppure c'è maretta in seno alla federazione e i media austriaci lo sottolineano ripetutamente, dopo una stagione per certi versi deludente per lo squadrone biancorosso. Come annunciato tre settimane fa è stato revocato a Toni Giger l'incarico di guida del settore maschile e al suo posto lavorerà Mathis Berthold. Giger è però rimasto in ambito federale alla guida del nuovo ufficio "Innovazione, Ricerca e Sviluppo". Schroecksnadel ha inoltre confermato che uno degli sponsor principali della federazione, Iglo, ha ridotto il valore della sponsorizzazione ma allo stesso tempo A1, una delle principali compagnie mobili nazionali, lo ha aumentato per cui la OSV potrà disporre di circa 40 milioni di euro per la prossima stagione, di cui 20 solo per il settore alpino.
In una intervista Schroecksnadel ha svelato anche i futuri piani della dirigenza federale circa la polivalenza, lasciando non poco stupiti i giornalisti: si punterà più sulla specializzazione che sulla polivalenza. L'idea base è di creare una nuova generazione di atleti molto specializzati tra i quali trovare quelli più talentuosi che possono, hanno le capacità e il talento, di allenarsi in più discipline. Insomma la nazione più forte e più importante dello sci fa autocritica e programma le contromosse: l'obiettivo è di essere assolutamente protagonisti tanto a Schladming 2013, coi Mondiali di "casa" che all'appuntamento Olimpico di Sochi 2014.
(venerdì 16 aprile 2010)
In una intervista Schroecksnadel ha svelato anche i futuri piani della dirigenza federale circa la polivalenza, lasciando non poco stupiti i giornalisti: si punterà più sulla specializzazione che sulla polivalenza. L'idea base è di creare una nuova generazione di atleti molto specializzati tra i quali trovare quelli più talentuosi che possono, hanno le capacità e il talento, di allenarsi in più discipline. Insomma la nazione più forte e più importante dello sci fa autocritica e programma le contromosse: l'obiettivo è di essere assolutamente protagonisti tanto a Schladming 2013, coi Mondiali di "casa" che all'appuntamento Olimpico di Sochi 2014.
(venerdì 16 aprile 2010)