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 Si torna in Europa nel segno dell'equilibrio
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Inserito il - 05 dic 2006 : 16:36:29   Permalink alla discussione  Visita l'Homepage di FantaskiNews Invia a FantaskiNews un Messaggio Privato Aggiungi FantaskiNews alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Si torna in Europa nel segno dell'equilibrio
di Luca Perenzoni
Sette gare e sette vincitori diversi, oltretutto di sette nazioni diverse. Non si può certo dire che in questo avvio di stagione non manchi l'equilibrio, soprattutto al maschile. Anche se, per certi versi, la situazione non è molto dissimile da quella della passata stagione: anche nel dicembre 2005 si tornava in Europa con 7 vincitori diversi, alcuni a sorpresa, come la coppia Svindal e Reichelt trionfatrice dei due super-g di Lake Louise e Beaver Creek. Chi l'anno scorso a quest'ora non aveva ancora conosciuto la gioia del successo era Benni Raich, quarto a Sölden e secondo alle spalle di Svindal a Lake Louise; poi le uscite premature in gigante e slalom. Più o meno come nei giorni scorsi, così come la puntuale vittoria di Miller; certo, l'exploit del dicembre 2004 è lontana, ma come dodici mesi fa l'americano non ha fallito l'appuntamento con la vittoria sulle nevi del Colorado. Ma allora...cosa è cambiato? Poco o niente, in fondo. E' cambiato che il wunderteam si ritrova tra le mani la sola vittoria di Raich a Levi, mentre nel 2005 dopo il successo di Maier a Sölden seppe approfittare delle zampate di Fritz Strobl e di Reichelt nelle prove veloci oltre ad altri ottimi piazzamenti. Ma, dati alla mano, la differenza non è poi così macroscopica ed in effetti l'unico nome davvero nuovo tra i vincitori di questo inizio di stagione è quello di Kucera, primattore di un super-g dall'andamento abbastanza strano. Blardone non è di certo una sorpresa e nemmeno lo svedese Myhrer, già in grande spolvero prima dell'inforcata di Levi ed importante rivelazione di due stagioni or sono. Come non è strano vedere altri campioni del calibro di Raich e Walchhofer non primeggiare: del ventottenne della Piztal si è già detto, discorso simile per il discesita, che nel corso della carriera è riuscito solo in un'occasione ad imporsi oltre Oceano, infarcendo il suo palmares di risultati non consoni al suo usuale ruolino di marcia. Solo raramente i due hanno brillato in America e probabilmente non è nemmeno il caso di fare congetture se il fatto dipenda da una scarsa adattabilità alla neve diversa da quella europea o da una diversa preparazione che porti a trovare il picco di forma per le settimane successive. Se tutto va come deve andare, l'Europa li ritroverà protagonisti.


A tornare invece rinfrancati dalla spedizione americana sono soprattutto svizzeri e italiani. I primi hanno ritrovato un Cuche spumeggiante, fatto che da solo vale un bilancio positivo del primo mese di gare. Per quanto riguarda gli azzurri, la vittoria di Blardone è l'acuto principale di una serie di ottimi risultati in cui spiccano il podio ed i due quarti posti di un Peter Fill che ha potuto anche assaporare il gusto della leaderschip in classifica ed il recupero lampo di un Rocca in evidenza anche tra le porte larghe. Ma simile importanza assumono i piazzamenti di Sulzenbacher e Simoncelli (sesti entrambi), di Staudacher, anche l'anno scorso brillante in America, di un Heel bravo e sfortunato che per le prossime settimane non potrà continuare il cammino iniziato col piede giusto. Lo stesso Deville ha dato un perchè alla peggior giornata azzurra di questo avvio di stagione, trovando dopo una prima manche quasi da dimenticare il miglior piazzamento in carriera. Desta un po' di preoccupazione la situazione di Manfred Mölgg, che fatica oltremodo a riprendere la marcia di un paio di stagioni fa. A suo dire i problemi alla schiena sono risolti, il che significherebbe che i problemi del marebbano non sono di natura fisica: la speranza è quella che l'aria di casa possa rinfrancarlo e che già sulla Gran Risa possa ritrovare le giuste sensazioni, così come Patrick Thaler, sicuramente scosso dopo la brutta uscita di Beaver Creek. Due piccole noti dolenti in un panorama davvero brillante: il lavoro estivo sta dando frutti forse inattesi e la speranza è che la maturazione non sia ancora completata!

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Inserito il - 05 dic 2006 : 17:54:25   Permalink al post  Visita l'Homepage di Admin Invia a Admin un Messaggio Privato Aggiungi Admin alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
perfettamente d'accordo con questa analisi!
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Inserito il - 05 dic 2006 : 17:59:06   Permalink al post  Visita l'Homepage di Ravattina Invia a Ravattina un Messaggio Privato Aggiungi Ravattina alla tua lista di amici  Rispondi Quotando
Buono anche l'inizio dei canadesi, oltre a Kucera anche Osborne e Janyk e a livello femminile la Vanderbeck

https://paolabalduzzisportimages.wordpress.com/
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