La FIS risponde ufficialmente sul caso CVC
di Matteo Pavesi
Sabato scorso il magazine elvetico Blick ha pubblicato un articolo dove rivelava che la FIS avrebbe rifiutato una offerta da 400 milioni di dollari da parte della società lussemburghese CVC Capital Partners (fondo di private equity con 193 miliardi di euro in gestione), offerta che il presidente della FIS Johan Eliasch avrebbe rifiutato.
La Blick ha dichiarato di aver ricevuto sia la lettera di offerta della CVC che quella di risposta (e rifiuto) della FIS.
Sempre la Blick ha spiegato come questo rifiuto abbia immediatamente irritato moltissimi dirigenti (e alcuni membri del Consiglio) ed atleti, e una sessantina di loro avrebbero firmato una lettera di protesta chiedendo alla FIS di chiarire il comportamento, pensando al marketing e alla crescita dello sport e sopratutto - ma non solo - ai montepremi gara.
Il montepremi minimo per ogni gara (che viene messo a disposizione dagli Organizzatori della singola tappa) è fissato per regolamento a CHF 144.000, mediamente con 47000 CHF al vincitore, 22.500 al secondo, 12000 al terzo e così a scalare fino al trentesimo classificato, che normalmente incassa giusto qualche centinaio di franchi.
Ieri, martedì, la FIS ha risposto ufficialmente e pubblicamente con un comunicato dal sito federale.
"Venerdì 6 dicembre la FIS ha ricevuto una lettera firmata da alcuni membri del Consiglio - si legge nella nota -, in rappresentanza di alcune federsci nazionali, e da diversi atleti di alto profilo. La lettera, che è stata diffusa anche ai media, sembra far intendere che la FIS avesse respinto un'offerta convincente da parte di CVC per i diritti media delle competizioni di sci e snowboard senza una valutazione adeguata, a causa del processo di centralizzazione dei diritti internazionali di trasmissione e media con Infront.
Questa affermazione è falsa.
La proposta di CVC non era correlata alla centralizzazione dei diritti media e di trasmissione.
Si trattava di una proposta di investimento per la creazione di una joint venture per gestire tutti i diritti commerciali associati alla FIS e alle sue federazioni membri.
Il processo in corso con Infront per i diritti di trasmissione internazionali non sarebbe in conflitto con una tale collaborazione con il fondo; anzi, potrebbe potenziarne l'efficacia.
La FIS non ha respinto la proposta di CVC; invece la FIS ha sottolineato quanto segue:
Bisogni di Capitale
Se dovesse rendersi necessario raccogliere capitale, la FIS incaricherebbe un consulente finanziario per condurre un processo trasparente, garantendo le condizioni migliori possibili. Attualmente, la FIS è ben capitalizzata e non necessita di finanziamenti aggiuntivi per realizzare il proprio piano strategico. Tuttavia, la FIS continuerà a rivedere i propri piani di investimento per determinare se un ulteriore finanziamento possa migliorare o innovare la sua offerta.
Dettagli della proposta
Il piano di CVC mancava di dettagli essenziali, tra cui la valutazione della situazione attuale, piani strategici e politiche di governance. Contrariamente alle speculazioni che sono circolate, non includeva un aumento dei premi in denaro.
In una riunione di ieri tra il presidente della FIS Johan Eliasch e i rappresentanti di CVC, CVC ha dichiarato di non aver esaminato il piano strategico o la struttura finanziaria della FIS.
La FIS rimane impegnata in iniziative che siano allineate alla sua visione strategica, promuovendo la crescita e il successo a lungo termine degli sport invernali."
CVC ha investito in alcune delle organizzazioni sportive più importanti al mondo come La Liga spagnola (calcio), la Premiership Rugby, la Woman's Tennis Association e la Gujarat Titans, ua squadra di cricket indiana.