Marcel Hirscher: "la qualifica è stata una delle emozioni più grandi"
di Matteo Pavesi
Ieri mattina una folla di 17.000 tifosi ha raggiunto i 3000m del ghiacciaio del Rettenbach per festeggiare l'avvio della Coppa del Mondo e la stragrande maggioranza di loro è stata, ed è ancora, tifosa di Marcel Hirscher.
Il Re è tornato ed è stato un successo: dopo cinque anni di pausa Marcel è riuscito a qualificarsi con il 28/o tempo, già un'impresa, e poi a guadagnare qualche posizione chiudendo con il 23/o tempo finale, conquistando i primi punti sotto la bandiera olandese, e rimanendo a poco più di 2 secondi da Steen Olsen.
Sportivamente parlando è un risultato eccezionale.
Mediaticamente parlando è un risultato eccezionale.
Pubblicitariamente parlando è un risultato eccezionale.
Hirscher ha dimostrato che il suo ritorno - annunciato a fine aprile, circa sei mesi fa - non era solo una boutade pubblicitaria: il salisburghese si è buttato nella mischia dopo 2051 giorni senza gare, e si è fatto trovare pronto, già competitivo, a 35 anni compiuti.
"Riuscire a qualificarmi per la seconda manche è stata una delle emozioni più grandi della mia carriera. Sono stato lontano cinque anni ed è bello tornare. Mi sento in forma, non era male guardare le gare dal divano ma essere in pista è ancora meglio. Nonostante la lunga assenza e il fatto di avere 35 anni, mi sento come se ne avessi 25."
Come è ovvio che sia, il tema dell'età torna e ritorna nelle dichiarazioni di Marcel, che ieri era uno dei quattro classe 1989 al via: "ho debuttato in Coppa del Mondo nel 2007, oggi in gara c'era qualche 2005...è incredibile!"
"Oggi poteva essere un fallimento totale. Avevo molto da perdere, perchè se avessi preso 6 secondi tutti avrebbero detto: 'è troppo vecchio'. E in effetti lo sono, e quindi questa gara vale più di qualche mia vittoria del passato."