Austria, Svizzera e Germania contro la FIS
di Matteo Pavesi
Un paio di mesi fa a fine aprile il Consiglio FIS ha annunciato un accordo con Infront per i diritti media di tutte le gare di Coppa del Mondo per tutte le piattaforme fino alla stagione 2033/2034.
E' un accordo storico perchè la FIS prende il pieno controllo del processo di vendita dei diritti, un percorso fortemente voluto dal presidente Joahn Eliasch, che nel comunicato FIS è stato preso "in accordo con tutte le federazioni."
In realtà pochi giorni dopo si era alzata la voce di Swiss-ski, per nulla in accordo con la FIS, anche perchè la federsci elvetica, insieme a quella austriaca e tedesca, in precedenza deteneva i diritti mediatici per le gare nei loro paesi.
Diego Zueger, direttore commerciale di Swiss-Ski, ha dichiarato ai media elvetici di essere sì a favore della centralizzazione, ma con la proprietà dei diritti che deve rimanere ai rispettivi paesi organizzatori.
Anche la federsci tedesca, tramite il dirigente Stefan Schwarzbach, ha fatto sapere di essere rimasta molto sorpresa da questo 'via libera' della FIS tramite comunicato stampa.
Anche l'Austria si è mossa: a inizio maggio aveva minacciato di fare causa alla FIS per le decisioni prese dal Consiglio, minaccia che negli ultimi giorni sembra farsi sempre più concreta.
ABBANDONARE LA FIS? - Svizzera, Germania e Austria insieme con le nazionali scandinave organizzano circa il 60% di tutte le gare, ed hanno quindi minacciato di creare una lega indipendente dalla FIS, anche se in realtà non è questo il vero obiettivo, bensì avere controllo sui diritti e sugli introiti che ne derivano.
IL DIALOGO CONTINUA - La FIS sta comunque continuando a lavorare con le varie federsci, un accordo è ancora molto lontano, ma il dialogo non è interrotto.