Breezy Johnson sospesa fino al dicembre 2024
di Matteo Pavesi
Lo scorso novembre Breezy Johnson si era iscritta alle prove della discesa di Zermatt-Cervinia, arrivando 13/a, gara poi annullata per le avverse condizioni meteo.
A St.Moritz non era presente e non era iscritta alla tappa, apparentemente senza motivo perchè non si avevano notizie di infortunio, e nei giorni successivi, a metà dicembre, la stessa Breezy aveva annunciato di essersi autosospesa perchè sotto indagine da parte della USADA - l'agenzia antidoping USA - per un caso di "Whereabouts".
Cosa significa? I controlli antidoping possono essere effettuati in qualunque momento e senza preavviso. Per questo motivo gli atleti devono comunicare i luoghi di reperibilità e permanenza, per permettere appunto i controlli, così come le squadre.
La comunicazione deve essere inoltrata ogni tre mesi, e possono essere aggiornati, tempestivamente, dal responsabile della squadra ma anche dall'atleta stessi.
Gli atleti devono indicare il luogo di residenza/pernottamento, il luogo e date per gli allenamenti, per le gare e per le attività di routine come la fisioterapia, nonchè tutti i viaggi aerei.
Breezy non ha più gareggiato per il resto della stagione e ieri la stessa USADA ha comunicato che alla velocista è stata imposta una sospensione di 14 mesi dall'attività agonistica per aver saltato tre "Whereabouts" nell'arco di un anno: il 29 ottobre 2022, il 13 giugno 2023 e il 10 ottobre 2023.
Tre episodi in un anno portano alla violazione dei protocolli anti-doping della USADA, ma anche della FIS: la USADA dichiara che - al termine delle indagine - giudica "basso" il livello di gravità dell'atleta e quindi ha deciso per uno stop di 14 mesi a partire dal 10 ottobre 2023, data dell'ultima violazione.
Breezy potrà quindi tornare a gareggiare a partire dal 10 dicembre 2024, quindi per la tappa 'casalinga' di Beaver Creek, dove il 14 e 15 dicembre sono in programma una discesa e un superg, che sarà anche la prima tappa veloce della stagione.
Nel 2022 Breezy aveva dovuto rinunciare alle Olimpiadi perchè infortunata al ginocchio nella tappa di Cortina.
In carriera vanta tre secondi posti in discesa e quattro terzi posti, sempre in discesa.
Via social questa mattina la velocista USA ha espresso il suo pensiero su tutta la vicenda: "...ci è voluto molto tempo per arrivare ad una comunicazione ufficiale e mi dispiace che la lentezza del processo possa aver fatto credere che stessi nascondendo qualcosa.
Desidero chiarire che queste violazioni NON sono test antidoping falliti ma il fatto che i controllori non mi abbiano trovato.
Mi sono sottoposta a test molte volte durante l'ultimo anno e mezzo, ne ho contate più di 10 tra WADA e USADA. Tutti i test era puliti.
Mi scuso con i miei fans per averli delusi e non aver gareggiato nella scorsa stagione.
Sono un essere umano e ho fatto un errore umano, e ne sto pagando le conseguenze.
Ho collaborato con la USADA per mesi, già da prima del terzo test mancato, per provare ad aiutarli a migliorare i loro processi così che gli atleti possano facilmente aggiornare le comunicazioni ed essere trovati per i test a sorpresa.
Ho mandato dozzine di email e molteplici chiamate telefoniche per migliorare il sistema nella speranza che un giorno gli atleti non saltino alcun test, ma possano essere trovati e controllati, come tutti noi vogliamo.
Potrò tornare a gareggiare per la prima tappa veloce a Beaver Creek il prossimo dicembre e non vedo l'ora di lavorare sodo per rendere i miei fans orgogliosi di me nella prossima stagione.
Grazie per quelli che credono in me, non so come esprimere la mia gratitudine.
Ci vediamo sulla Birds of Prey!"