Lara Gut-Behrami domina la Erta di Kronplatz.Goggia 5a, Brignone 6a
di Matteo Pavesi
Con due manche solidissime Lara Gut-Behrami domina e vince il gigante di Kronplatz, sulla difficile e completa pista 'Erta', raggiungendo Anja Paerson a quota 42 sigilli in carriera, di cui 8 in gigante, ma mai era riuscita a vincerne tre nella stessa stagione.
Miglior tempo dopo la prima manche, nella seconda Lara parte dal cancelletto con 6 decimi sul duo Robinson-Hector, in quel momento in testa alla gara, e riesce a incrementare interpretando divinamente l'ultima parte di gara, nella prima e nella seconda frazione, e chiudendo con +1.09 su di loro.
Gara molto simile tre Robinson e Hector, la neozelandese di qualche centesimo più veloce nella prima, e viceversa nella seconda, ma una conferma per entrambe, già sul podio in stagione.
C'era grande attesa per le azzurre sulle nevi di casa, ed è stato un risultato di squadra più che buono, ma senza l'acuto del podio: Sofia Goggia conferma la crescita costante nella specialità e chiude 5/a a +1.39, recuperando tre posizioni, grazie al secondo tempo nella frazione decisiva.
Sofi si prende diversi rischi, in entrambe le manche scia molto bene nella parte alta e perde velocità nel finale.
E' il miglior risultato stagionale in gigante per la bergamasca, e il migliore da 6 anni, ovvero dal terzo posto di Kranjska Gora 2018.
"Sono molto contenta – ha detto la Goggia -, l’unica cosa che ho da rimproverarmi è l’ultima parte della prima manche. In questa seconda mi sono detta ‘io ci provo’ e mi sono buttata giù attaccando al massimo. Quando sono arrivata al traguardo e ho visto che ero prima mi sono tolta un peso. Era da tre anni che non ero su questo livello. Sono contenta di essermi espressa sui livelli del passato. E' stato il frutto di un lavoro enorme che ha pagato."
Federica Brignone è 6/a a +1.45, perdendo una posizione: la valdostana può recriminare per il tratto finale nella prima manche dove lascia mezzo secondo, nella seconda perde ancora nel finale (ma meno) ma sopratutto nel secondo settore, finendo alle spalle di Goggia per 6 centesimi.
"In questo momento – ha detto la Brignone – quando cerco solo le migliori sensazioni sono veloce, mentre quando voglio metterci la grinta e come se frenassi lo sci. Anche oggi, ero convinta, ero aggressiva, volevo spingere lo sci. Però ho fatto di nuovo errori e non riesco ad essere così veloce come lo ero ad inizio stagione. Adesso valuterò cosa fare giorno dopo giorno."
Marta Bassino chiude 10/a a +2.36 perdendo 4 posizioni: la piemontese è in un momento difficile, scia bene e con pochi errori, ma non riesce a spingere, non si sente in fiducia.
Ai piedi del podio si piazza Mowinckel a +1.23, poi eccellenti prove per Ljutic 7/a a +1.93 (5 posizioni recuperate), Rast 8/a a +1.96 (10 posizioni recuperate) e Scheib 9/a a +2.04 (16 posizioni recuperate).
Da notare il 12/o posto di Lara Colturi che con il #20 continua a crescere: 8 posizioni recuperate ed eguagliato il risultato di Killington.
Le altre azzurre: Roberta Melesi 14/a a +2.68, Asja Zenere 16/a a +2.80 (8 posizioni recuperate), Elisa Platino 26/a a +3.78.
In classifica di specialità Gut consolida il pettorale rosso con 85 punti di vantaggio su Brignone e 133 su Robinson; in classifica generale supera i 1000 punti (1014) e accorcia di 100 punti netti il distacco da Shiffrin, che rimane di 95 lunghezze.