Elezioni FISI, Falez: "Roda non può ricandidarsi"
di Matteo Pavesi
Il prossimo 15 ottobre si terranno le elezioni per la presidenza della FISI per il quadriennio 2022/2026, particolarmente importante perchè culminerà con le Olimpiadi italiane di Milano-Cortina 2026.
Lo scorso 15 luglio Alessandro Falez, romano, 67 anni, ha presentato la sua candidatura: laureato in ingegneria con un Master in Business Administration, imprenditore di seconda generazione nel settore dei servizi guida un gruppo industriale con circa 400 dipendenti che si occupa di gestioni alberghiere e di servizi sanitari.
Ieri, in una nota trasmessa dalla agenzia ANSA, Falez ha sottolineato come l'attuale presidente Flavio Roda non possa ricandidarsi a norma di legge: "L'attuale presidente ha fatto un buon lavoro, e sarebbe stato positivo per la FISI se avesse potuto proseguire per un quarto mandato, mantenendo una continuità gestionale in vista del quadriennio olimpico.
Tuttavia, la Legge 8/2018 ha inserito il limite dei tre mandati al fine di assicurare il fisiologico ricambio rappresentativo.
Roda ha già ricoperto la carica per tre mandati e, anche se il suo primo incarico ha avuto una durata inferiore al quadriennio, ma comunque superiore ai due anni, questo deve essere computato ai fini della limitazione prevista dalla legge, come chiarisce il parere del Collegio di Garanzia del Coni 6/2018.
In quel testo c'è scritto che 'i mandati che abbiano avuto una durata inferiore al quadriennio olimpico debbono considerarsi al fine del computo del raggiungimento della soglia dei tre'.
Di conseguenza Roda non può essere rieletto.
E' comprensibile che una persona che ha lavorato per dieci anni a tempo pieno alla Fisi voglia continuare ad occuparsene - osserva Falez - ma non credo che il bene della federazione possa realizzarsi facendo leva sul mancato rispetto di una norma di legge. Auspico che si chiarisca rapidamente questo equivoco."
Parlando della sua candidatura, in una intervista concessa alla Adnkronos, Falez ha mostrato alcune delle sue idee per il futuro della FISI: "La Fisi è la seconda federazione più importante dopo quella del calcio, gestisce un budget di circa 40 milioni di euro, e 17 discipline, e in questo quadriennio si sarà anche la partecipazione alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
Bisogna quindi individuare le persone con cui condividere il disegno complessivo e poi condividere le responsabilità, questo è il primo passo da fare, mentre il secondo è capire cosa fare e per questo va coinvolta la base.
La mia idea è di convocare immediatamente, dopo la mia eventuale elezione, gli Stati Generali dove far partecipare tutti, gli sci club, i comitati, gli atleti. Tutti i soggetti che possono dare un contributo. Stati Generali che potremmo poi ripetere ogni anno per cogliere le esigenze della base.
Due cose mi vengono in mente: facilitare l'attività degli sci club, perché è dove sorgono gli atleti, e al sacrificio iniziale dei genitori, quello che ho fatto io per 16 anni con i miei figli, va data una risposta facilitandoli e accompagnandoli. L'altra è valorizzare il patrimonio dei grandi campioni. Persone che hanno dato tempo, impegno e portato risultati. Se noi riusciamo a recuperarli, facendo in modo che abbiamo una continuità e non si sentano abbandonati, poi possono diventare, grazie alla loro esperienza, un fertilizzante per i giovani che stanno diventando campioni ed essere un biglietto da visita importante nel rappresentare la FISI insieme al presidente."