A Flachau l'ultima gara di Manfred Moelgg
di Matteo Pavesi
L'anno solare 2003 si apre con un bel 4/o posto per Manfred Moelgg, nello slalom di Kranjska Gora: il giovane 20enne di S.Vigilio di Marebbe si conquista così il primo pettorale in Coppa del Mondo, dove esordisce pochi giorni più tardi nello slalom di Bormio con il pettorale 69, senza qualificarsi.
E' l'inizio di una splendida avventura per 'Manni', un lunghissimo viaggio durato 19 anni, che lo ho portato ad indossare 328 pettorali nel circuito dei grandi, e che mercoledì a Flachau lo vedrà indossare il 329/esimo e ultimo della carriera.
Manfred saluta il Circo Bianco, e per quanto la notizia fosse nell'aria, è comunque un piccolo choc sapere che nella prossima stagione non vedremo il 'capitano' al cancelletto di partenza di Soelden, dove chi scrive lo conobbe nel (ormai lontano) ottobre 2003, quando Manni esordì sul Rettenbach.
Costretto a saltare la tappa di Garmisch causa covid, Manfred ha recuperato in tempo per salutare il Circo a Flachau, non essendosi qualificato per le Finali: "È arrivato il giorno! - scrive Manfred via social - Mercoledì a Flachau faró la mia ultima gara di coppa del mondo. Scrivo queste parole con una sensazione strana ma comunque con un gran sorriso. Sono stati anni fantastici dove ho potuto fare quello che mi piaceva da quando ero bambino! È difficile spiegare le mie emozioni che provo e proverò in questi giorni.
Grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato, appoggiato e sopportato in questi anni. Grazie alla mia famiglia, fiamme gialle, fisi, alla mia squadra e soprattutto a tutti voi che avete fatto un gran tifo!! Spero vi siete divertiti, xchè io mi sono divertito un mondo.
Ci vediamo in partenza per un’ ultima volta."
Manni lascia con 20 podi conquistati in Coppa del Mondo tra slalom, gigante e persino combinata, di cui tre vittorie, tutte in slalom e tutte molto significative: la prima a Kranjska Gora nel marzo 2008 che lo lancia verso la conquista della Coppa di Slalom pochi giorni più tardi, ultimo azzurro a riuscirci e quarto della storia dopo Gustav Thoeni, Alberto Tomba e Giorgio Rocca.
La seconda vittoria a Garmisch nel febbraio 2009 e la terza nel gennaio 2017 a Zagabria, 8 anni più tardi, che rimane al momento l'ultima vittoria azzurra in slalom in Coppa del Mondo.
Il marebbano è stato convocato per 4 edizioni dei Giochi Olimpici, da Torino 2006 a Vancouver 2010 (7/o in slalom) a Sochi 2014 a PyeongChang 2018, ma è ai Mondiali che si è tolto le maggiori soddisfazioni: in 9 edizioni ha conquistato tre medaglie, l'argento in slalom a Are 2007, il bronzo in slalom a Garmisch 2011, replicato due anni più tardi in gigante a Schaldming 2013.
Un palmares arricchito da 12 medaglie ai Campionati Italiani, di cui 6 titoli (slalom speciale nel 2003; slalom gigante nel 2005; slalom speciale nel 2009; slalom gigante, slalom speciale nel 2010; slalom speciale nel 2013)
Tante gioie, ma anche alcuni momenti di difficoltà e alcuni infortuni, come la lesione al tendine d'Achille patita nell'agosto 2014, che lo costrinse a saltare tutta la prima parte di stagione, o la rottura del crociato anteriore del ginocchio destro durante il gigante di Adelboden nel gennaio 2020.
Non solo un grande atleta azzurro, Manfred è stato anche un esempio di professionalità e di impegno, un leader silenzioso ma presente, che non mai mollato di fronte ai momenti complicati e ai problemi fisici, il tutto condito da un grandissimo amore per il suo sport.
Da parte di tutto Fantaski.it: grazie Manni per tutte le emozioni che ci hai fatto vivere e in bocca al lupo per il futuro!