Pechino 2022: Odermatt oro in gigante, DeAlip fuori
di Matteo Pavesi
Marco Odermatt vince la medaglia d'oro in gigante ai Giochi di Pechino, chiudendo davanti a tutti le due manche della 'Ice River' di Yanqing, in 2:09.35.
Il dominatore della specialità in stagione, con 4 vittorie e un secondo posto su 5 giganti, era alla sua prima olimpiade, ma era attesissimo in superg, discesa e gigante: lo svizzero conquista il quinto oro in gigante nella storia dello sci svizzero, il terzo di questa edizione dei Giochi dopo Feuz in discesa e Gut-Behrami in superg, resistendo al grande ritorno di Zan Kranjec.
Lo sloveno, con una manche 'alla Hirscher', recupera sei posizioni, fa il miglior tempo di manche ed entra nella storia dello sci sloveno vincendo una medaglia olimpica dopo Alenka Dovzan, Katja Koren, Jure Kosir e Tina Maze.
Dopo la prima manche Odermatt aveva un vantaggio di 78 centesimi, che nella manche decisiva si è via via assottigliato, ma è riuscito a mantenerne 19 sul traguardo.
Bronzo olimpico per il campione del mondo in carica Mathieu Faivre, che aveva chiuso la prima manche a 8 centesimi da Odermatt, e che nella seconda fatica non poco ma mantiene la posizione chiudendo a +1.34.
Una seconda manche con tanti errori e uscite, sopratutto dopo la manche spettacolare di Kranjec: ci prova Feller ed esce, subito dopo purtroppo esce anche il nostro Luca De Aliprandini, che aveva chiuso la prima manche al 6/o posto a 49 centesimi da Odermatt, e quindi in piena lotta per la medaglia.
Il trentino ci prova, ma non trova il ritmo nelle prime porte, va lungo di linea nella parta alta, poi inforca in una porta perdendo lo sci.
La pressione del risultato di Kranjec si fa sentire anche su Kristoffersen, che sbaglia e chiude 8/o a +1.90, e sull'austriaco Brennsteiner, che era secondo a 4 centesimi da Odermatt e praticamente si ferma e riparte chiudendo poi a 15 secondi.
Una gara regolare, nonostante la visibilità ridotta della prima manche e la seconda manche posticipata alle 15 locali per permettere di pulire e lavorare meglio il tracciato, anche nella zona dopo il traguardo.
Così al quarto posto a +1.60, medaglia di legno, troviamo l'americano River Radamus, oro in gigante ai Mondiali Jr della Val di Fassa 2019, due volte sesto in stagione tra Soelden e Alta Badia.
Ancora Francia in classifica con Favrot e Pinturault appaiati al 5/o posto, poi Gino Caviezel 6/o a +1.85 e Kristoffersen 8/o a +1.90.
Splendida gara per l'andorrano Joan Verdu che con il terzo tempo della seconda manche recupera 4 posizioni e chiude 9/o, gara eccezionale per un atleta che non è mai entrato nei top30 in Coppa del Mondo, ma che in Coppa Europa ha vinto tre volte in gigante proprio negli ultimi due mesi.
Per l'Italia erano al via anche Vinatzer e Sala, fuori nella prima manche, che hanno provato la pista in vista della gara di mercoledì 16, ultima occasione di cambiare lo "zero" alla voce medaglie conquistate nel settore maschile.