Pechino 2022: frattura alla tibia per Nina O Brien
di Matteo Pavesi
La gioia infinita di una medaglia, da una parte, la tristezza per una uscita o - peggio ancora - il dolore per un infortunio: la prima giornata di gare nello sci alpino è stata anche questo.
Nel gigante femminile tante uscite eccellenti, come Shiffrin, Bassino e Worley, e un brutto incidente per la statunitense Nina O'Brien: sesta dopo la prima manche, Nina è caduta a tre porte dal traguardo nella seconda, affrontando una porta rossa, e il suo ginocchio destro si è girato in modo innaturale.
La gigantista ha chiuso la sua corsa direttamente nel parterre, urlando di dolore, dove è stata soccorsa e poi trasportata via con un toboga.
La sfortunata americana ha riportato una frattura alla gamba ed è stata subito operata.
"Bene, ho dato tutto quello che avevo, forse troppo - scrive Nina via social pubblicando una foto dall'ospedale - Mi sono ripetuta più volte che forse avrei dovuto sciare in modo diverso quelle ultime porte. Ma ormai siam qui. Sono stata operata per stabilizzare la tibia, che purtroppo si è fratturata. Poi vedremo a casa, ma per ora sono in buone mani. Voglio ringraziare tutti quelli che si sono presi cura di me, specialmente chi è corso a soccorrermi nel parterre e i dottori e infermiere a Yanqing.
Ho il cuore a pezzi, ma sento anche molto affetto. Grazie a tutti quelli che mi hanno scritto, il mio telefono è pieno di messaggi, le vostre parole significano molto.
La buona notizia è che oggi è un nuovo giorno e tiferò le mie compagne..."
Nella libera maschile il tedesco Dominik Schwaiger, sceso con il #2, è caduto nella parte bassa del tracciato finendo a 128 km/h contro le reti, e tenendosi il gomito sinistro. Soccorso, è stato poi portato al traguardo con il toboga, e la gara è stata a lungo interrotta.
Il 30enne è stato poi sottoposto a raggi X in ospedale che hanno evidenziato una forte contusione al gomito: il tedesco dovrà fermarsi per alcuni giorni e dunque rinunciare al superg di domani, ma l'infortunio non è grave.
Problemi anche per Daniel Hemetsberger, sceso con il #5, che ha impattato con una porta dopo 15 secondi di gara, concludendo 21/o: solo al traguardo, con le immagini ravvicinate della telecamera, si è scoperto che il viso dell'austriaco era una maschera di sangue, e lo stesso Daniel ha poi confessato di essere stato costretto a respirare con la bocca perchè il naso era pieno di sangue.
Infine anche Adrian Smiseth Sejersted, già infortunatosi l'anno scorso, ha sentito dolore al ginocchio dopo l'atterraggio da un salto e ha deciso di sottoporsi ad esami approfonditi, che fortunatamente hanno escluso problemi.
Giornata difficile ieri per i norvegesi: Jansrud, di ritorno alle gare dopo l'infortunio di Beaver Creek, ha sentito un dolore al ginocchio poche ore prima della gara durante il riscaldamento e ha preferito non rischiare.
In superg Sejersted ha dato tutto chiudendo al 4/o posto, e anche Jansrud si è presentato al cancelletto e ha onorato la sua quinta olimpiade (ed è stato portabandiera).