Incredibile slalom di Wengen: vince Braathen in rimonta, Razzoli terzo
di Matteo Pavesi
Per raccontare lo slalom di Wengen edizione 2022 bisogna aprire il dizionario dei sinonimi per non continuare a ripetere: "assurdo", "pazzesco", "incredibile" e "rocambolesco" !
Dopo una prima manche che vedeva alla guida il norvegese Kristoffersen, davanti a Feller e Foss-Solevaag (fuori il co-pettorale rosso Jakobsen), nella seconda manche la classifica viene totalmente stravolta come raramente abbiamo visto.
VITTORIA A BRAAHTEN - Il norvegese Lucas Braathen, vincitore a Soelden nel 2020 in gigante e 4/o in slalom a Kitz due anni fa (prima dell'infortunio), recupera dalla 29/a posizione della prima manche e va a vincere per la seconda volta in carriera, la prima in slalom, in modo del tutto inatteso.
Braathen sfrutta al meglio il fondo perfetto della seconda manche, che - complici le alte temperature, la difficoltà della pista e la tracciatura - ha creato moltissimi problemi a tutti gli atleti.
Ma per questo successo Lucas deve ringraziare...il connazionale Kristoffersen, l'unico a non perdere terreno nella parte alta dove tutti accusavano 3-4 decimi, arrivare fino a metà gara con oltre un secondo e mezzo di vantaggio, per poi deragliare a 5-6 porte dal traguardo, giusto qualche porta prima di quanto hanno fatto in questa stagione Noel e Vinatzer.
Subito prima di lui erano scesi Feller e il pettorale rosso Foss-Solevaag, rispettivamente secondo e terzo, ma entrambi vedevano velocemente sgretolarsi il loro cospicuo vantaggio fino a chiudere 5/o a +0.30 e 6/o a +0.40.
RAZZOLI A PODIO - Così al parterre Braathen si copre gli occhi in un crescendo di commozione, al suo fianco c'è Daniel Yule, che recuperando 6 posizioni ritrova il podio dopo 2 anni e...manca il terzo classificato per la cerimonia e le foto.
Sì, perchè il terzo crono di oggi è il nostro Giuliano Razzoli, che dopo aver fatto segnare un ottimo 9/o tempo nella prima frazione scende nella seconda con intelligenza tattica, forzando dove la sua esperienza glielo suggerisce e non rischiando dove i segni sono più evidenti.
Il 'Razzo di Minozzo' è consapevole di aver fatto una ottima manche, in quel momento è secondo alle spalle di Braathen, subito dopo però scende Yule che lo sorpassa di soli 7 centesimi, e così, con altri 7 atleti al cancelletto non è lecito sperare di rimanere sul podio.
E invece accade proprio questo: il secondo azzurro nei top10, Vinatzer, settimo dopo la prima manche, scia molto bene fino a metà manche, in piena lotta per il podio, ma incrocia gli sci all'uscita da un palo verso destra e lo scarpone fa aprire l'attacco dell'altro sci che si sgancia mandando il gardenese a gambe all'aria.
Peccato per Alex che stava facendo un'ottima gara.
Poi è il turno di Schwarz (10/o) che scivola alle spalle di Razzoli, così come Zenhaeusern (15/o) e Noel (8/o) e - come detto Foss-Solevaag e Feller...e con l'inforcata finale di Kristoffersen si concretizza l'impensabile: Razzoli sul terzo gradino del podio e Braathen vincitore.
Davvero una "quarta parte di carriera" per il Razzo che, richiamato in fretta e furia dal parterre, si avvia commosso al podio e alle foto di rito, 6 anni dopo l'ultima presenza sul podio, proprio a Wengen il 17 gennaio 2016 alle spalle di Kristoffersen e davanti a Gross.
Una stagione esaltante per Razzoli che tra Madonna di Campiglio (7/o) e Adelboden e Val d'Isere (9/o e 9/o) aveva dato segnali di continuità ad alto livello.
Un traguardo meritatissimo per il campione olimpico di Vancouver 2010 che oggi, a 37 anni, può tranquillamente sperare di poter rivivere il sogno olimpico a 12 anni di distanza.
CLASSIFICA INEDITA - Nella seconda sono usciti anche altri protagonisti come Aerni, Strasser e Strolz, vincitore ad Adelboden, così la classifica di specialità, dopo 4 prove tra i rapid gates, è tra le più inedite che si potessero immaginare: guida Foss-Solevaag con 180 punti, 12 più di Yule, 25 più di Braathen che è addirittura terzo, un solo punto davanti al nostro Razzoli (154), che può permettersi persino di pensare al podio finale della specialità.
GLI ALTRI AZZURRI - Con il podio di Razzoli e l'uscita di Vinatzer il secondo azzurro in classifica è Manfred Moelgg 13/o a +1.41 in recupero di 9 posizioni. Il marebbano aveva chiuso al 22/o posto in un trenino di tre azzurri (Sala 21/o, Gross 22/o nella prima) ma è stato l'unico dei tre ad attaccare con convinzione nella seconda, cogliendo così il miglior risultato stagionale.
Più timidi Sala e Gross che chiudono rispettivamente 20/o a +1.80 e 21/o a +1.82, accusando oltre 2 secondi da Braathen che era sceso 7 numeri prima.
LA STATISTICA - Nessun atleta aveva mai vinto partendo dalla 29/a posizione della prima manche. Marc Berthod nel 2007 ad Adelboden aveva vinto partendo dalla 27/a, mentre Hargin (Zagabria 2011) e Simonet (Chamonix 2021) sono arrivati sul terzo gradino partendo da 30/esimi.
Ora il Circo si sposta a Kitz dove domenica prossima gli slalomisti saranno di nuovo protagonisti sulla splendida Ganslern.