Paris trionfa sulla Stelvio per la settima volta
di Matteo Pavesi
Dominik Paris è tornato! Il Re della Stelvio è di nuovo lui: dopo il quarto posto dello scorso anno (al rientro dopo l'infortunio), l'altoatesino ha messo insieme i tratti migliori studiati in prova ed ha vinto la discesa di Bormio per la sesta volta (2012, 2017, 2018, 2019, 2019) cui si aggiunge il superg del 2018, per un totale di sette sigilli sulla Stelvio.
Una pista dove davvero non si può vincere per caso: difficile, tirata a lucido, durissima (nella parte alta), un tracciato che incute paura e rispetto.
Una gara che ha dato grandi emozioni in particolare tra i primi 10 numeri: Kilde scende con il 7 e fa segnare il nuovo miglior tempo in 1:55.75, una prova che era sembrata davvero molto buona e non facile da battere.
Subito dopo scende Marco Odermatt: il 24enne nidvaldese, che qui a Bormio tre anni fa chiuse con il 31/o tempo, è il migliore in ogni settore del tracciato e piomba sul traguardo con quasi 9 decimi su Kilde.
Un risultato stratosferico per l'elvetico, che certamente dopo il 4/o posto di Lake Louise si è proiettato ai vertici della specialità, ma era difficilmente pronosticabile un tale vantaggio su una pista così tecnica e difficile, dove l'esperienza ha un ruolo importante.
Neanche il tempo di applaudire l'impresa di Odermatt che tocca a Paris, favorito n.1: Dominik non tradisce, al secondo intermedio è in vantaggio di 28 centesimi, allunga un po' le linee nei curvoni che precedono la Carcentina, dove arriva già con 55 di vantaggio, scia bene anche sul muro di S.Pietro, poi nel tratto finale perde qualcosa nei confronti di Odermatt ma chiude con 24 centesimi di vantaggio.
Nessuno riesce a fare meglio di lui, ma ottima prova per Hintermann (pettorale n.10) e Hemetsberger (#20) che si infilano rispettivamente al terzo (+0.80) e quarto (+0.99) posto.
Per Hintermann è la conferma del terzo posto in Gardena, per l'austriaco è il miglior risultato in carriera.
Con questo risultato Paris raggiunge le 20 vittorie in Coppa del Mondo, secondo azzurro di sempre dopo Tomba, di cui 16 in discesa; così Dominik 'stacca' due leggende come Franz Heinzer e Hermann Maier e si porta al quarto posto della classifica dei migliori discesisti di sempre, a due lunghezze da Eberharter.
L'Italia esulta anche grazie a Matteo Marsaglia: sceso con il #26 il romano-piemontese chiude 10/o a +1.33 con una prova davvero convincente, che conferma il 4/o di Beaver Creek e probabilmente vale un biglietto per la Cina. Matteo accusa un po' troppo nella parte alta nel tratto del canalino Sertorelli, sciando molto bene nei curvoni.
In classifica anche Matteo Casse 16/o a +1.94, male Innerhofer che ha condito la sua prova con errori e sbavature finendo indietro con oltre 3 secondi di distacco.
Scivola e si gira su se stesso Feuz, nessuna conseguenza per lui ma 0 punti all'attivo, mentre il pettorale rosso di specialità Mayer è solo 12/o a +1.57, e Paris si prende la leadership della discesa per 8 punti.
Odermatt con gli 80 punti odierni è sempre più lanciato verso la sua prima Sfera di Cristallo.
Domani la Stelvio è ancora protagonista con il primo dei due superg in programma, partenza alle 11.30.