TdG - Nicolò Molteni, A 2 discipline veloci
di Luigi Grasscutter
Nicolò Molteni, classe ‘98, nella stagione 2020/21 ha proseguito la sua crescita, ottenendo i migliori risultati della sua giovane carriera, arrivando per tre volte a ridosso dei 10 in Coppa Europa, e mantenendo nel complesso un buon standard.
È vicino ai 100 nel ranking mondiale di DH, e non troppo lontano in superg.
Quest’anno è stato inserito in A 2, segno evidente che i quadri tecnici hanno fiducia in lui: è il più giovane della squadra, e non di poco.
Molteni è ora chiamato ad un ulteriore step, perché lo sci va veloce, in tutti i sensi.
Ha i mezzi per riuscirci.
Nicolò, sei stato inserito nel gruppo 2 discipline veloci, che per te è uno step, insieme a Marsaglia, Bosca, Schieder, Zazzi, e Prast. Sei nettamente il più giovane, ma ormai è arrivato per te il momento della Coppa del mondo...
Si, sono contento di essere stato inserito in questo gruppo, avremo modo di allenarci con i "big" quindi sarà sicuramente un bello stimolo da sfruttare, anche lo staff è stato confermato in pieno così riusciremo a dare continuità al lavoro fatto in questi due anni.
Come valuti la tua stagione?
La stagione passata è stata abbastanza buona, ho avuto qualche difficoltà all’inizio con alti e bassi che mi hanno tolto un po’ di fiducia, ma da metà gennaio in poi ho ripreso buone sensazioni, ed infatti le ultime gare di coppa Europa sono state buone e sempre in crescendo.
Cosa pensi delle veloci in Coppa Europa? Sono davvero indicative del valore di un velocista? O la differenza tra CE e WC è talmente grande che è difficile far previsioni e bisogna solo provare per vedere quanto sì vale davvero?
Purtroppo, come dici, alcune gare non sono così veritiere a mio parere in CE perché alcune piste sono ben lontane da quelle di Coppa del mondo, sia sul piano della neve, che non è preparata come poi le troviamo in coppa del mondo, sia anche per la difficoltà, che non è elevata in certe piste.
Detto ciò, i più bravi in Coppa Europa poi riescono ad esprimersi bene in WC, quindi se uno vale poi riesce a dimostrarlo, magari non subito però poi ci riesce.
Fisicamente come stai? Cambierai qualcosa nella preparazione a secco nei due prossimi mesi?
Fisicamente sto bene dai, ho iniziato la terza settimana di allenamento a secco, procede bene abbiamo instaurato un bel programma di allenamento prima di rimettere gli sci a luglio.
Nella stagione passata come valuti il tuo set-up materiali? Le variabili sono tante, sei soddisfatto?
Per quanto riguarda i materiali, nell’ultimo anno insieme al mio skiman Eros Belingheri, che è con me da due e che fa un lavoro eccezionale, abbiamo trovato dei set up anche con gli scarponi con cui mi trovavo molto bene e non dovevo stravolgerli ogni gara.
È vero, possono esserci della variabili, per esempio il tipo di neve, o anche i diversi pendii, però quando mi trovavo bene con certi sci decidevamo di usare quelli, con cui avevo fiducia.
Sei cresciuto, soprattutto in DH, e hai chiuso la stagione in crescendo, il tuo obiettivo è, come per tutti, dare il tuo meglio nella prossima stagione, che sarà quella dell’esordio in Coppa del mondo. A questo proposito, quali discese ti piacciono di più e in quali pensi di poter andare meglio?
Per le mie caratteristiche preferisco sicuramente discese tecniche, mi vengono in mente Bormio, che conosco bene, Kitz e Garmisch, dove la neve è sempre molto ghiacciata e dura e mi piace.
Quali velocisti ti ispirano?
Tra quelli in attività, Paris, Feuz e Kilde.