Cortina 2021: le alfiere azzurre a caccia di una medaglia iridata
di Vittorio Savio
Abbiamo incontrato Marta Bassino e Federica Brignone alla vigilia del Mondiale di Cortina 2021 impegnate negli ultimi allenamenti sulla Aloch di Pozza di Fassa in Trentino, camp di allenamento insieme alla pista La VoLata al San Pellegrino, della squadra azzurra durante tutto il Mondiale insieme ad altre squadre nazionali.
Ecco cosa ci hanno detto le Azzurre.
Marta Bassino: "Devo dire che sto bene, finora è stata una bella stagione, per cui mi sento preparata, penso che bisogna arrivare preparati ad un evento facendo qualcosa di buono in stagione. Sono serena, so che è una gara secca, sono tranquilla, ora farò ancora un po' di allenamento"
"Pressione per i Mondiali in casa? Certo so che ci sono le aspettative, ma vivo così come ho sempre vissuto, cercherò di fare del mio meglio."
"Sarà un gigante lungo, non troppa pendenza, non è molto ripido, bisognerà spingere su tutte le porte, bisogna saper tenere la velocità"
"Gareggerò anche in combinata e superg, subito, poi salterò la discesa e quindi mi dedicherà a qualche allenamento per preparare il parallelo singolo e il gigante"
"E' un peccato il Mondiale senza pubblico, un po' triste, proprio qui in Italia in casa, però d'altro lato in questa situazione è già bello poterlo fare, siamo fortunate a poter fare il nostro lavoro e a poter fare le gare"
Federica Brignone: "Ho delle aspettative alte, e probabilmente l'unico grande evento che farò in Italia ma sarà un po' come essere ovunque senza pubblico e senza contorno. Non stiamo vivendo la grande differenza che ti dà la Coppa del Mondo con tutto il suo contorno, è un peccato."
"Sto sciando bene, sto migliorando. Sarò impegnata più o meno in tutte le gare, ma sono abituata, sono allenata per questo, è bello potersela giocare in più discipline, rispetto alla gara secca. Punto su tutte, tutte quelle cui partecipo."
"Quest'anno in gigante ho fatto due podi, due quinti posti, e alcune belle manche, mi è mancato di farne due ottime insieme. Ci sono state stagioni in cui a oggi non avevo ancora fatto podio, è la mia seconda miglior stagione di sempre, non è certo da buttar via. Ma ammetto che non è quello che mi aspettavo, e non è quello che avevo previsto di fare, posso solo guardare al resto della stagione e puntare al massimo."
"L'assenza di Sofia? Beh, avevamo tanta pressione ugualmente Marta ed io, certo senza di lei la discesa perde molto, era la favorita e si puntava ad una medaglia molto probabile."
"La mancanza di pubblico si sente. E' come un calciatore che tira un rigore davanti a 70 mila spettatori o spalti vuoti. C'è differenza. E' più difficile far bene davanti alle persone, quando vedi la gente, senti il rumore, è tutto diverso. Avere un evento così in Italia con il pubblico avrebbe potuto aiutare noi e dare grande visibilità al nostro sport."
"Il tracciato di gigante è come quello del 2010, una pista che gira, piena di contropendenze, non ha grosse pendenze, molto dipenderà dalla neve".
Le altre due azzurre al via domani nella combinata alpina ci hanno poi detto:
Elena Curtoni: "È motivo di grande orgoglio disputare un Mondiale sulle piste di casa, il grande rammarico è la mancanza del pubblico, ci mancherà sicuramente. Noi saremo pronte a dare tutto".
Francesca Marsaglia: “Il quinto mondiale sulle nostre nevi mi dà una carica extra. È un format che ho affrontato con grande impegno nella mia carriera e rappresenta un test importante in vista del superG".