TdG - Marsaglia, Kitz e Vertigine
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Matteo Marsaglia, classe ‘85, in WC da 12 anni, vincitore in SG a Beaver nel 2012 e secondo in Gardena pochi giorni dopo, ha concluso, anzitempo come tutti, una stagione difficile, nella quale un problema alla caviglia lo ha inizialmente limitato.
Spazio a Matteo, mai banale nelle sue considerazioni.
Stagione complicata, adesso come stai?
Stagione decisamente in salita sì, l’infortunio di Copper alla caviglia, a sole 2 settimane dall’inizio, l’ha compromessa, ma avrebbe potuto addirittura troncarla prima ancora di iniziare. Avrei avuto bisogno di un’operazione, l’ennesima, ma abbiamo deciso di provare ad andare avanti senza ricorrere all’intervento, che avrebbe rischiato di segnare la fine della mia carriera. A posteriori avrei evitato di correre già a Beaver e in Gardena, non ero pronto, e sarei tornato in gara a Bormio se non a Wengen, ma la voglia di correre ha preso il sopravvento. Da metà gennaio in poi ho iniziato a stare abbastanza bene e sono tornato a far vedere qualche bella cosa, peccato perché avrei potuto raccogliere di più.
Ho dedicato qualche attenzione speciale alle caviglia in questi 2 mesi di quarantena, e sta rispondendo molto bene, permettendomi di affrontare la preparazione atletica a pieno regime.
A Kitz comunque stavi per lasciare il segno...
Da gennaio in poi ho iniziato finalmente a stare bene, e a Kitz e Saalbach ho sprecato due gran belle occasioni sia in Dh che in Sg.
Kitz è da sempre la mia pista preferita in Discesa e sono stato spesso competitivo, quest’anno fino a 3/4 pista ero ancora “verdeoe addirittura poi, causa un errorino sotto l’Hausbergkante e condizioni di neve non più così favorevoli con il mio numero, mi sono dovuto accontentare di una 12esima posizione decisamente amara.
È stata una stagione un po’ pazza per tutti e per me in particolare, ovviamente volevo e potevo raccogliere molto di più, toccherà rifarsi.
L’anno prossimo, virus permettendo, è stagione ‘piena’.
La affronterò con spirito di riscatto. Partendo forte dalla Coppa del mondo per poi arrivare ai Mondiali in casa, un sogno per ogni atleta. Cortina è una località che amo particolarmente e sulla Vertigine posso giocarmi qualcosa di importante.
Crisi della velocità: se ne parla, talvolta a sproposito, tu cosa ne pensi? Chi può sostituire degnamente voi ‘big’, che prima o poi smetterete? Puoi farci dei nomi?
Classico della nostra cultura sportiva da bar, ma credo che se ne parli assolutamente a sproposito.
È indubbio che questi ultimi 10 anni hanno fatto la storia della velocità, 4 coppe di specialità, medaglie mondiali e olimpiche, vittorie e podi a ripetizione, sarebbe dura per chiunque prendere questo testimone.
Ma ricordiamoci che Domme è un ‘89 e può farci godere per parecchie stagioni ancora, Inner sembra non sentire gli anni che passano, Mattia è un ‘90, Lele un ‘94 e hanno già dimostrato di potersela giocare con tutti, i ragazzi della B hanno fatto la giusta esperienza e molti di loro sono pronti a far vedere il loro valore anche in Coppa del Mondo.
Dei giovanissimi ho avuto modo di allenarmi con Franzoso e Franzoni in Superg e mi hanno fatto davvero un’ottima impressione. Ma so che tutto quel gruppetto è molto interessante.
È stato più difficile correre in WC quest’anno o finire la ristrutturazione del tuo grande sottotetto a Torino?
Ahahah...se la stagione è stata in salita, la ristrutturazione è stata il mio Mortirolo!
Ma con l’aiuto di qualche mio ex compagno di squadra, Bradanini adesso architetto e Varettoni che adesso aiuta il fratello Andrea nella ditta di famiglia di decorazioni edili, ce l’abbiamo fatta.