TdG - Hannes Zingerle, buona la prima
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Hannes Zingerle, ‘95, squadra A/2 discipline tecniche, ha concluso la sua stagione per un infortunio, prima dello stop forzato per tutti. Poche gare, ma una bella top 30 in WC a Beaver, e non è poco.
Spazio a Hannes, che ci ha raccontato cose molto interessanti.
Hannes, per prima cosa: adesso come stai fisicamente?
Io sto abbastanza bene. Diciamo che la chiusura anticipata della stagione sciistica non mi ha penalizzato in quanto avevo dei problemi ad una caviglia che duravano da prima di Adelboden, che grazie alla pausa e fisioterapia sono riuscito a mettere a posto. Ormai sono già nella sesta settimana di allenamento, visto che ho cominciato subito con la preparazione atletica, senza staccare...staccherò più avanti quando magari ci si potrà godere qualche giorno al caldo.
Prima top 30 a Beaver. Sei soddisfatto della tua stagione?
Si, la mia prima top 30 è arrivata a Beaver Creek, prima volta sulle nevi nordamericane che sicuramente sono adatte alla mia sciata, dato che mi definiscono un gigantista italiano atipico in quanto vado bene anche sulle medie pendenze e nevi non per forza ghiacciate. È stata una bella soddisfazione, ma sento che avrei potuto raccogliere molto di più in questa stagione ma l’infortunio subito a inizio gennaio in una gara di coppa europa di slalom mi ha praticamente compromesso la stagione. Un imprevisto che mi ha dato fastidio per molto tempo nella sciata.
Quest’anno poche gare in slalom...scelta tecnica o difficoltà di calendario?
Diciamo che il calendario non è proprio facile da gestire se vuoi fare la doppia disciplina in due circuiti diversi. Ho cercato di fare comunque qualche gara in slalom perché sono sicuro di potermi togliere delle belle soddisfazioni, speriamo già dalla prossima stagione.
Il 95 è un grande anno. Perché proprio il 95 e non il 93, il 94 o il 96? È un caso o c’è altro?
Il 95 è un grande anno perché ci hanno fatto crescere assieme sin dalla squadra C. E ci siamo spronati a vicenda, abbiamo imparato l’uno dall altro, qualcuno è maturato prima qualcuno dopo, ma bene o male ci ritroviamo quasi tutti in squadra A. È un gran bel gruppo secondo me.
In gigante sarai tra i convocati fissi l’anno prossimo. Farai anche qualche GS in EC, se si potrà per il calendario?
Sì, cercherò di far coesistere la Coppa del Mondo con la Coppa Europa di Gigante e magari anche di Slalom, sono comunque uno che ha bisogno del ritmo gara.
Nei tuoi primi anni in EC hai fatto un po’ fatica ad ottenere risultati...problema di crescita tecnica tua o c’è in EC un problema di preparazione dei tracciati e chi parte davanti ha troppo vantaggio?
Secondo me in EC è molto importante il pettorale, forse più che in WC, perché come dici tu le piste non sono sempre preparate al meglio, e se parti troppo indietro va a finire che prendi solo batoste e poi diventa anche un po’ un problema di testa. Se hai preso tante batoste, dopo ci metti di più a ritrovare la spavalderia che magari serve.
Cosa pensi degli atleti (e dei team) che vanno a ‘far punti’ in Cina, Giappone e circuito nord-americano? Esiste un problema di ‘giustizia’ dei punteggi FIS o va bene così?
Sicuramente i punti FIS sono molto importanti, e la FIS con le nuove regole si è mossa nella giusta direzione peró il livello nelle gare di EC non può essere paragonato al livello delle Far East o South american cup. Trovo comunque molto intelligente il lavoro di qualche team che sfrutta queste gare per scalare le classifiche FIS. L’abbiamo fatto anche noi due anni fa in Argentina, e dopo i frutti si sono visti.