Tdg - Franzoso, slalom e sci lunghi
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Matteo Franzoso, classe ‘99, nazionale C, ha concluso con le ‘veloci’ a Narvik (Mondiali Juniores) la sua stagione. Come i suoi compagni di avventura, non ha potuto completare la combinata (si è corso solo lo slalom, poi il covid-19 ha travolto la rassegna) e correre lo slalom, ed in entrambe le gare aveva buone opportunità di podio.
La stagione di Matteo è stata nel complesso buona.
Lui è uno che non si tiene in tasca nulla, perché sa bene che lo sci è uno sport ‘di alti’. Per un atleta in progressione le prestazioni medie e quelle insufficienti non contano: la differenza la fanno ‘gli alti’, cioè le gare nelle quali si spinge al massimo ottenendo un risultato buono o molto buono. Il sistema dei punteggi FIS, in modo assolutamente corretto, gradua gli atleti secondo il parametro delle migliori prestazioni ottenute, non secondo la media di tutti i risultati stagionali.
Matteo ha fatto progressi soprattutto in discesa, slalom e combinata, avrebbe potuto essere più continuo, certo, ed infatti gli abbiamo chiesto come mai non è riuscito ad esserlo.
A 20 anni è tra i primi 100 sciatori al mondo in combinata e tra i primi 150 in discesa e slalom: passa dagli sci 1,65 a quelli lunghi della velocità, aiutato in questa direzione dal suo capo allenatore Massimo Carca, perché mostra capacità da polivalente.
Scherzosamente gli abbiamo anche chiesto se sa cosa farà da grande ed ecco cosa ci ha raccontato.
Matteo, stagione corta. Come valuti la tua stagione, sei soddisfatto?
Stagione corta si, ma intensa, ho fatto molte gare, anche se molte ne mancavano. Soddisfatto a metà, penso sia stata una stagione piena di buone manche, ma di poche gare complete.
Sei un polivalente. Cosa farai da grande?
Non ne ho idea, vedremo che succederà.
Sei un po’ indietro in gigante, ma hai tutto per andar forte...Che programmi hai in questa fondamentale specialità?
Si spera di migliorare ancora, in allenamento non me la cavo male, anzi, però manca ancora un po’ di continuità.
Negli slalom di EC le condizioni dei tracciati sono spesso al di sotto della decenza partendo da dietro. È anche per questo che con Carca avete pensato di puntare molto sulle veloci?
In realtà avevamo in mente di fare tutto il programma, sia di slalom sia di velocità. Non c’era nessuna intenzione di mettere da parte niente.
Esci spesso. Oltre al fatto che non ti tieni in tasca nulla, a cosa lo attribuisci?
Hai ragione, molte volte sono messo molto bene la prima manche e la seconda sbaglio o comunque faccio peggio. Probabilmente la foga e la voglia di andare forte mi fanno sbagliare, probabilmente non pensare al risultato ma fare ciò che so fare potrebbe aiutarmi!
Che rapporto hai con i tuoi compagni della C?
In verità ho legato con tutti, con qualcuno ho passato più tempo, ma eravamo molto legati come gruppo, ci siamo uniti fin da subito e siamo cresciuti insieme. Un gran gruppo, ognuno con la sua parte!