Maratona Saslong e il "dramma" di Prast
di Vittorio Savio
LIVE DA VAL GARDENA - Una giornata di quelle storiche con un gara di coppa del mondo che forse ha segnato un record alla pari del superG mondiale femminile di Schladming 2013, quello dell'infortunio di Lindsey Vonn per intenderci, durato la bellezza di quasi 4 ore. In tutto questo affiora il "dramma" del giovane Alexander Prast rimasto alla casetta di partenza la bellezza di oltre sei ore ad attendere di poter raccogliere qualche primo punticino in coppa dopo essere stato selezionato in sostituzione del collega più famoso Innerhofer.
Ed, invece, il 23enne di Terlano è rimasto lassù indomito, come le vedette giapponesi della seconda guerra mondiale che venivano ritrovate dopo che il conflitto era già terminato da lungo tempo, ad attendere un via libera che non è purtroppo mai giunto.
Onore ad Alexander Prast e a quanti come lui hanno condiviso questa maratona che rimarrà negli annali storici dello sci alpino, ma sulla quale ci sarebbe molto da obiettare. Una maratona sciistica che dimostra però ancora una volta come gli interessi economici possano prevaricare anche l'incolumità e il rispetto dei diritti degli atleti.
Alla fine sono stati i palinsesti televisivi e le pressioni, da voci di corridoio, di una federazione in particolare a determinare di portare a casa una gara priva di interessi tecnici e costellata di interruzioni continue che hanno portato anche il pubblico presente al parterre d'arrivo a gettare la spugna in anticipo.