Domme Paris:"Ho mollato gli sci al momento giusto"
di Vittorio Savio
Secondo centro consecutivo, il terzo in carriera, in discesa sulla Stelvio di Bormio per il gigante della Val d'Ultimo Dominik Paris.
Il velocista azzurro raggiunge così l'austriaco Michael Walchhofer che qui in discesa vinse anche per tre volte. Una giornata storica comunque per lo sci italiano che inanella la sua 19 doppietta in coppa del mondo, non molto distante da quella sempre in discesa delle finali di Aspen del marzo 2017, quando ancora una volta Paris salì sul gradino più alto del podio, davanti però a Peter Fill che fu secondo, ma portò a casa la sua seconda coppa del mondo di specialità.
Su una Stelvio più simile ad una pista da hockey su ghiaccio che una tradizionale pista da sci, con quelle sfumature di ghiaccio verde-azzurro che hanno messo a dura prova le capacità di equilibrio di questi temerari della velocità, il campione altoatesino è stato in grado di ottenere il suo secondo successo consecutivo, il terzo con quello del 2012. Nonostante questo, il gigante buono della Val d'Ultimo ha trovato il tempo per muovere qualche piccola critica alla sua splendida prova.
"Non direi che ho fatto una gara perfetta - spiega Domme - ma nella seconda parte ho mollato gli sci e ho dato il massimo, soprattutto sotto, tirando fuori tutta la mia forza. Il sogno è sempre quello di vincere, soprattutto sui tracciati difficili, voglio dimostrare che sono proprio il mio pane. Rispetto alle prove, la neve non era lucida e c'era un po' più grip. Ma la pista è sempre dura e i punti chiave rimangono sempre quelli. La Coppa del mondo di discesa? Non siamo neppure a metà, può succedere ancora di tutto".
Sul secondo gradino del podio, ancora una volta alle spalle del carabiniere della Val d'Ultimo come già accaduto quest'anno a Lake Louise, troviamo un redivivo Christof Innerhofer. Il 34enne finanziere di Gais è al terzo podio stagionale dopo Lake Louise e Val Gardena, ma gli manca ancora qualcosina per tornare alla vittoria.
"Ho fatto una bella gara e sono contento - racconta Innerhofer - rispetto a Domme ho sbagliato nella curva prima del Ciuk, sono stato troppo sulla sinistra e non sono stato rapido a cambiare, lì ho perso qualche decimo, ma al di là di questo la mia prova è stata buona. Quando vinsi nel 2008 provai grandi emozioni e così è stato anche oggi. Quest'anno in prova era la Stelvio più difficile di sempre, poi le condizioni sono cambiate tanto e per fortuna anch'io ho cambiato il set-up perché sarebbe stato disastroso gareggiare con lo stesso di ieri (giovedì, n.d.r.). Sono contento del secondo posto, ho avuto buone sensazioni. Il pubblico è grandioso, bello sapere che c'erano mio padre, mio nipote e quelli del fan club. Erano tutti euforici quando sono arrivato al traguardo, sapevamo tutti che avevo fatto una bella gara. Voglio far bene anche nel superG di domani".