Goggia:"sfrutturò la Lentezza per essere Veloce"
di Matteo Pavesi
Una caduta in allenamento, un momento come tanti per un'atleta come lei che stava preparando la prima gara della stagione...poi il dolore e quella sensazione che qualcosa non vada, e poi la diagnosi: frattura del malleolo peronale destro.
Venerdì scorso a Hintertux Sofia Goggia ha visto frantumarsi la possibilità di partecipare alla prima parte della stagione, e contemporaneamente la necessità di mettersi subito (o quasi) al lavoro per recuperare in fretta e bene, per tornare a gennaio più forte di prima.
La campionessa bergamasca non si fa pregare quando si tratta di esprimersi, ed ecco i suoi pensieri affidati ai social network: "Ricordo quel giorno di luglio quando, in un’intervista, una giornalista mi aveva chiesto quale fosse il ruolo della LENTEZZA nella mia vita; di primo acchito le avevo risposto che era qualcosa che a volte desideravo, qualcosa che però avrei potuto raggiungere solo se fossi riuscita a rallentare la sana frenesia della mia vita... L'indomani però l’avevo richiamata e le avevo esposto altre considerazioni che mi erano sovvenute in mente dopo la fine della nostra prima conversazione.
Avevo pensato che in fondo, la Lentezza, nella mia vita sportiva, era qualcosa da cui scappavo... è qualcosa da cui scappo.
Se sei lento, non sei veloce: se non sei veloce, non vai forte; e sugli sci, quello che più voglio, é essere Veloce.
Ma quella velocità la crei tramite un percorso, è qualcosa che vai costruendo con solidità e la stessa solidità si ottiene piano piano, mattone dopo mattone...e quindi in fondo, ho pensato che sia proprio il “viversioe tutto con la giusta Lentezza che poi ti permette di andare Veloce. Che bella cosa...quanta bella Lentezza, con quanta cura e rispetto l’avevo vissuta nel mio bellissimo percorso fino all’altro giorno!
Mi ritrovo a viverla in una maniera differente, questa volta; di certo non quel tipo di Lentezza a cui mi riferivo nell’intervista: questa è un po’ forzata, di una natura diversa rispetto a quella che desideravo per me ma... pur sempre lentezza è e, in quanto tale, se considerata con la stessa accezione qui sopra, ovvero una sorta di “manna dal cielooe, va sfruttata al 100%. Ed è ciò che farò.
Solo, mi dispiace per tutto l’impegno che io e i miei collaboratori abbiamo messo: raramente ho..abbiamo seminato così bene come quest’anno. Non sono preoccupata ma serena nell’avversità. Che poi, non so manco se sia un’avversità...di certo, solo un passaggio nel mio percorso!
E quindi, in conclusione: se la Velocità la si crea nella Solidità del Percorso dato dalla Lentezza della Crescita...eccomi qui. Pronta per questa nuova sfida. Che altro non fa che aprirmi gli occhi, darmi nuovi punti di vista e nuovi spunti di crescita.
EVVIVA LA LENTEZZA.. e la velocità che ne conseguirà.
Ringrazio, accetto e perdono."