Pinturault: "voglio crescere in slalom"
di Matteo Pavesi
In una intervista al magazine Skichrono.fr, il campione francese Alexis Pinturault fa un bilancio della preparazione estiva e fissa gli obiettivi per la prossima, dove vuole essere protagonista sia in Coppa che ai Mondiali svedesi.
Dopo un mese di preparazione su neve invernale a Ushuaia, e qualche giorno di vacanza in Sicilia, Alexis è pronto per tornare sugli sci, settimana prossima a Saas Fee.
SUDAMERICA - Il lavoro a Ushuaia è andato bene, e il nativo di Courchevel è riuscito anche a fare un po' di superg, trovando buone condizioni: "Ho lavorato molto sullo slalom, più del solito. Mi sono allenato con Victor Muffat-Jeandet, ma anche con gli italiani. E poi con i nostri slalomisti verso la fine dello stage. Sono contento del lavoro svolto, anche se non sarà semplice fare subito risultato, ma voglio essere più regolare e cercare di tornare sul podio."
PUNTARE SULLO SLALOM - Nella scorsa stagione Alexis è stato 5/o ad Adelboden come miglior risultato, ma l'obiettivo è tornare ai livelli del 2013 e 2014 quando fu in grado di vincere in Val d'Isere e a Wengen, e salire sul podio, rimanendo spesso vicino ai migliori.
Del resto una crescita tra i rapid gates è fondamentale, indispensabile, per tornare a puntare al podio della generale, e più in generale la Sfera di Cristallo: "Voglio crescere in gigante, ma ancor di più in slalom. Senza di quello non è possibile puntare alla classifica generale, anche perchè ci sono ormai pochissime combinata e pochi superg."
Negli ultimi anni Alexis ha conquistato molti punti in combinata, ma ormai ne sono rimaste solo due in calendario. Anche in superg ha ottenuto buoni risultati, ma nella prossima stagione correrà quelli più tecnici come Beaver Creek, Bansko e Kitzbuehel.
IL GINOCCHIO E IL TEDESCO - In primavera Alexis ha sofferto della sindrome della bandeletta ileotibiale, però ora il ginocchio sta bene.
La maggior parte della preparazione atletica si è svolta a casa e inoltre: "...sto imparando un po' il tedesco. Ho preso lezioni, è stata una bella occasione di imparare una nuova lingua e nel mondo dello sci parlare tedesco è un bel vantaggio. Ma non aspettatevi che sia in grado di fare una intervista in tedesco a Soelden! Per il momento so rispondere solo a domande molto semplici..."