Brignone: "vincere una medaglia è un sogno!"
a cura della redazione
Sedici anni dopo l'oro di Daniela Ceccarelli e il bronzo di Karen Putzer a Salt Lake City 2002, l'Italia torna a conquistare medaglie olimpiche nello sci alpino femminile, addirittura 20 anni dall'ultima in gigante, grazie a Deborah Compagnoni a Nagano 1998: Federica Brignone è bronzo olimpico, e dopo la gara confessa così le sue emozioni all'Ufficio Stampa FISI: "Vincere una medaglia olimpica è il sogno di tutti gli sportivi. Sono veramente felice perché non è così scontato ottenerla anche se sei sempre tra le migliori, in questo sport infatti conta tantissimo la pressione".
Poi l'azzurra ha analizzato la sua prestazione e rivelato a che dedica il successo ottenuto: "So di non aver sciato al mio massimo ma sono comunque felice perché è bastato per salire sul podio. Nella prima manche eravamo tutte tese, soprattutto le favorite: per me l'importante era tenere il loro passo e poi giocarmi tutto nella seconda discesa. Dedico questa medaglia anche a me stessa, forse non l'ho mai fatto ma quest'anno non sapevo nemmeno se sarei riuscita a fare la stagione eppure sono riuscita a vincere una medaglia qui a PyeongChang. Una dedica particolare inoltre va a mio fratello che è qui, mi segue e mi sta sempre vicino".
La rassegna olimpica però non termina qui: "La prima gara è andata bene e ora sarò più libera e tranquilla di godermi questa Olimpiade e continuare con, speriamo, dei buoni risultati".
Non solo gioia però: "E' stato un momento difficile per me esultare nel momento in cui Manuela Moelgg non ha fatto podio: era o me o lei, ma io sono affezionatissima ed è stato emozionante per me, ma stavo male per lei visto che è anche la sua ultima Olimpiade. Lo sci è uno sport individuale e sono felice per me e penso di meritarmi questa soddisfazione".
Infine, Federica ha spiegato cosa significa per lei rappresentare l'Italia alle Olimpiadi: "Riportare una medaglia all'Italia dopo 20 anni è un sogno per me, rappresentare il tuo paese è una cosa bellissima oltre che un onore. Tra la prima e la seconda manche ho tifato per i ragazzi dello sci e mi dispiace tantissimo per Paris, però mi è servito per staccare un po' e togliere l'ansia dell'attesa".