Feuz profeta in patria a Wengen, Paris 8/o
di Matteo Pavesi
Nona vittoria in carriera per Beat Feuz: lo svizzero, davanti al pubblico di casa, doma i 4270m del Lauberhorn di Wengen chiudendo la sua prova in 2:26.50, e conquistando la 88/a edizione del trofeo.
Pettorale #1, Feuz non sembra impeccabile eppure passa attraverso Hundschopf, Minschkante e Kernen-S con poche sbavature, scia bene nel lungo tratto che porta al Hanneggschuss, e interpreta al meglio l'insidiosa Ziel-S finale, quando i muscoli bruciano per la grande stanchezza.
Nessuno dopo di lui ha saputo far meglio, per la gioia delle decine di migliaia di tifosi e appassionati snodati lungo tutto il tracciato: ci ha provato poco dopo Aksel Lund Svindal con il pettorale #3, ma si è giocato la vittoria proprio nella S finale.
Dopo i primissimi pettorali è stato più difficile fare il tempo nella parte alta: vale lo stesso anche per gli austriaci Matthis Mayer (+0.67) e Hannes Reichelt (+0.77) , che però sono stati tra i migliori in assoluto dal Hundschopf in avanti. Il distacco da Feuz si alza ancora con il tedesco Dressen, 5/o a +0.93 (seconda miglior discesa della carriera dopo il podio di Beaver Creek) e con l'austriaco Kriechmayr 6/o a +0.98, gli ultimi a rimanere sotto il secondo.
Per gli azzurri, visto l'andamento delle prove e della manche di libera della combinata di ieri, è stata una giornata deludente: Domink Paris è 8/o a +1.22, metà dei quali accusati prima di arrivare al Hundschopf e senza errori vistosi; Peter Fill è 10/o a +1.79, ma la sua gara è certamente condizionata da un problema in fase di spinta con il suo sci destro che si pianta nella neve.
Il carabiniere di Castelrotto arriva al primo intermedio già con 65 centesimi (30/a posizione), poi prova a recuperare terreno, dimostrando - se non altro - che il podio era ampiamente alla sua portata.
Tra i tre azzurri più quotati fa peggio Christof Innerhofer, che arriva ai primi due rilevamenti con un tempo altissimo (problema di materiali?), e poi sbaglia vistosamente alla Kernen-S finendo contro i materassi e cadendo, rischiando non poco nell'impatto con la gamba destra.
Punti anche per Emanuele Buzzi 23/o a +2.42, mentre esce dai top30 Mattia Casse 35/o, e non chiude la prova Davide Cazzaniga.
Completano la top10 Maxence Muzaton 7/o e Kjetil Jansrud 9/o. In classifica di specialità Feuz sale al secondo posto portandosi a 58 lunghezze da Svindal, mentre Jansrud e Paris procedono più o meno appaiati al terzo posto.
Domani è in programma lo slalom che completa la tappa di Wengen, prima manche alle 10.30 (Raisport ed Eurosport)