Abusi sessuali anche nell'Austria Ski Team
di Vittorio Savio
La valanga 'MeToo' ha investito anche il mondo dello sci ed in particolare la nazionale austriaca di sci. Nei giorni scorsi l'ex atleta Nicola Werdenigg aveva reso pubbliche le violenze sessuali - dalle molestie fino allo stupro - subìte negli anni Settanta da minorenne (aveva 16 anni ndr.) da allenatori, manager e compagni di squadra. Nicola Werdenigg, oggi 58enne, figlia dell’ex-allenatore austriaco Ernst Spiess e dell'ex sciatrice Erika Mahringer (vinse due bronzi olimpici - slalom e combinata - a St. Moritz 1948), ottenne come miglior risultato il quarto posto nella discesa olimpica di Innsbruck 1976.
Nuove accuse vengono ora sollevate però, come riporta anche l'agenzia di stampa Ansa, anche da un'altra ex atleta di Coppa del mondo austriaca, che però vuole restare anonima. Si vocifera possa trattarsi di una atleta molto famosa che gareggiava negli anni ''80-'90.
Sul quotidiano austriaco "Der Standard", che inizio settimana aveva pubblicato l'intervista a Werdenigg, l'ex atleta racconta, di un fatto avvenuto durante una tappa di Cdm negli Usa. "Camminavo lungo il corridoio del nostro albergo, quando si è aperta una porta e un allenatore mi ha trascinato in stanza con le parole 'Oggi tocca a te'. In stanza c'era un altro uomo", ricorda. Infine, è riuscita ad opporsi alla violenza, rompendosi però quasi un braccio. "All'epoca - aggiunge - noi ragazze eravamo solo prede. Oggi sento l’obbligo di parlarne, voglio rompere questo tabù. Voglio impedire che si ripeta e spero di incoraggiare altri a parlarne“, ha concluso nella sua intervista la Werdenigg.