Continua a dividere la proposta di Lindsey Vonn
di Matteo Pavesi
Aggiornamento: poco dopo la pubblicazione di questo articolo lo US Ski Team ha rese note le prime reazioni del Alpine Executive Board, tenutosi martedì sera a Zurigo. Detto che la proposta ufficiale riguardava la stagione 2018/2019, il comitato ha rimandato al prossimo maggio (Congresso FIS in Grecia) ogni decisione. I funzionari del US Ski Team si sono detti comunque soddisfatti di questo primo passo, rilevando che c'è sostegno tra i membri dell'executive board.
Si è aperto martedì il congresso autunnale della FIS a Zurigo: sul tavolo della comitato alpino c'è anche una questione che da tempo solleva opinioni contrastanti nel mondo dello sci alpino, ovvero la richiesta di Lindsey Vonn di poter gareggiare (prima o poi) nella discesa maschile di Lake Louise e confrontarsi così - cronometro alla mano - con i migliori specialisti della velocità.
Questa volta però la sua richiesta viene pienamente e ufficialmente sostenuta dalla federsci USA, lo US Ski Team, che ha proposto di far scendere Lindsey con il pettorale n.21, ovvero dopo il gruppo dei migliori, senza guadagnare punti per la Coppa del Mondo.
Il DT del settore maschile austriaco Andreas Puelacher si è opposto fortemente all'idea, e alla agenzia APA rivela che negli altri sport, come il tennis, questo non è permesso. Inoltre Puelacher si chiede, retoricamente, perchè Lindsey voglia gareggiare su una pista dove ha vinto 18 volte e non in altre grandi classiche del circuito come Beaver Creek, Kitzbuehel o Val Gardena, tecnicamente pù difficili.
Anche l'ex nazionale austriaca Nicole Hosp si è espressa, dichiarando che pur capendo l'importanza che questo evento avrebbe per lo sci alpino, non è d'accordo con la proposta della sua ex collega.
Il Chief Race Director del circuito maschile Markus Waldner ha dichiarato che in linea di massima per lui non sarebbe un problema se Lindsey gareggiasse, ma non ha alcun intenzione di prendersi responsabilità in caso di incidenti e sopratutto si chiede come poter gestire questo precedente, visto che giustamente altre atlete potrebbero richiedere la stessa opportunità.
Lo stesso Waldner ha anticipato che sarà fatta una controproposta, che potrebbe avere maggiori possibilità di riuscita: inserire Lindsey come ultimo apripista, con il suo tempo "in chiaro" e dunque ben visibile, ma senza che la stessa sia inserita ufficialmente nella classifica d'arrivo, come appunto accade per gli apripista, e inoltre dovrebbe rinunciare alle prove femminili, in programma sulla stessa pista una settimana più tardi.
Infatti dal punto di vista sportivo fare le prove con gli uomini e gareggiare (come apripista) le darebbe troppo vantaggio nei confronti delle 'colleghe' e sarebbe contro il regolamento.
Sarebbe disposta Lindsey a rinunciare a tre ottimi risultati (due discese e un superg) non certi ma probabili?
Deciderà il comitato alpino, presieduto da Bernhard Russi, che vede come membri - tra gli altri - Hans Pum (Austria) e Patrick Riml (DT degli USA).