Caso Kristoffersen: prosegue lo stallo
di Matteo Pavesi
E' passata quasi una settimana dalla sentenza del tribunale di Oslo sul caso Kristoffersen e dalla contemporanea rivelazione del DT Claus Ryste, che spiegava come di fatto il campione norvegese fosse fuori squadra, non avendo voluto firmare il contratto della federazione.
La situazione - a oggi - non si è sbloccata, tanto che Henrik continua ad allenarsi da solo, e non può utilizzare le strutture del centro di preparazione Olympiatoppen a Oslo nè in questo momento potrebbe gareggiare per la Norvegia, in Coppa o ai Giochi.
Sull'argomento - molto caldo nel paese nordico - la NRK ha intervistato Gunnar Martin Kjenner, un avvocato che da 30 anni si occupa di sport norvegese in molteplici ruoli.
Secondo Kjenner la federsci norvegese ha il diritto di escludere Kristoffersen secondo i regolamenti interni della stessa federazione, come un giocatore di calcio che si prende un cartellino rosso o il cui contratto con il club non viene perfezionato.
Allo stesso tempo Kjenner ritiene che, sulla base dei regolamenti europei e dell'Associazione Europea di libero scambio (Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein), Kristoffersen - appellandosi in tribunale - potrebbe avere qualche possibilità di aver ragione, perchè l'esclusione dalla squadra nazionale sarebbe contraria alle regole EU.
Ma, precisa l'avvocato, potrebbero volerci anni ed è impossibile che un processo del genere possa essere portato avanti in parallelo con una carriera sportiva di alto livello.
NRK sostiene che la federsci norvegese stia cercando con insistenza il dialogo e dunque una soluzione ragionevole con Henrik, ma senza specificare ulteriori dettagli.