Il recupero di Fanara e Giraud-Moine
di Matteo Pavesi
Thomas Fanara aveva chiuso la stagione 2016 con un buon 6/o posto finale in classifica di gigante, al termine di un quadriennio dove è sempre stato nei top10 della specialità.
Dopo la preparazione estiva il francese si presenta a Soelden in buona forma, ed è subito 6/o sul Rettenbach, a +1.65 dal connazionale Alexis Pinturault.
Un mese e mezzo più tardi, sulle nevi casalinghe della Val d'Isere, partecipa con il quarto posto alla grande festa francese di Faivre (1/o), Pintu (3/o) e Muffat-Jeandet (5/o) con il solo Marcel Hirscher (2/o) a interrompere il trionfo transalpino.
Ma quel quarto posto nascondeva una brutta sorpresa: Thomas colpisce un palo con il ginocchio destro in una delle ultime porte (ultimo settore corso con il 27/o tempo) e si infortuna. Non c'è neanche il tempo di festeggiare perchè il dolore è subito notevole e la prima diagnosi parla di infortunio ai legamenti, che avevano ceduto nello slalom di Bad Kleinkircheim nel 2007 e nel gigante di Beaver Creek nel 2009.
"Molte persone mi hanno chiesto se intendo ritirarmi - scrisse Thomas due giorni più tardi su facebook - ma posso dire che non sarà così. Avevo già deciso che avrei continuato fino alla fine della stagione 2018 ed è quello che farò."
Sei mesi dopo l'infortunio il gigantista ha ricominciato la preparazione in vista della stagione olimpica, con il ginocchio che è guarito senza problemi nella fase di rieducazione.
A metà luglio dovrebbe già essere in grado di unirsi ai compagni per il primo collegiale del gruppo tecnico sulle nevi di Les Deux Alpes.
Rimaniamo in Francia per scoprire - grazie a SkiChrono.fr - come prosegue il recupero del velocista Valentin Giraud-Moine, protagonista di un terribile incidente sulla Kandahar di Garmisch, una settimana dopo essere stato sul secondo gradino del podio nella discesa di Kitz.
Sceso con il pettorale #20, a trequarti gara è scivolato in una curva verso sinistra, perdendo entrambi gli sci e finendo la sua corsa nelle reti, ad alta velocità: doppia lussazione ad entrambe le ginocchia, subito ridotta per evitare lesioni vascolari e neurologiche.
Data l'importanza delle lesioni e il numero dei legamenti rotti, Valentin ha dovuto addirittura ricorrere ad una banca dei tessuti.
Ora dovrà rimanere a riposo fino alla fine di giugno e proseguire la riabilitazione nel centro specializzato a Hauteville. Valentin si sta - lentamente - riprendendo ed ora può guidare in autonomia, camminare più a lungo senza stampelle, e non ha troppo dolore.
"Il ritorno in Coppa del Mondo? Non c'è una data in programma - spiega Valentin - e avrò poche possibilità di essere competitivo questo inverno, e per qualificarsi per le Olimpiadi bisogna essere competitivi fin da inizio stagione. E una volta che la qualifica è sfumata non avrà senso rischiare troppo in Coppa, ma sarà meglio prepararsi per la stagione successiva."