La FIS dice addio alla combinata
di Matteo Pavesi
La FIS ha pubblicato ieri un nuovo riassunto delle decisioni prese - e degli argomenti trattati - durante la FIS Calendar Conference di settimana scorsa a Portoroz.
Al di la delle già citate novità in calendario e del cambio dei numeri di partenza per le prove cronometrate, emerge chiara una nuova direzione per lo sci alpino, che Bernhard Russi ha sintetizzato in "una evoluzione, non una rivoluzione".
Lo sci per crescere, per sostenersi, per avere un futuro ha bisogno di investimenti, sponsor, spettatori, appeal televisivo: è necessario quindi innovare, senza allo stesso tempo stravolgere o rovinare quanto di buono presente.
La prima grande evoluzione riguarda proprio le discipline dello sci alpino: solo nel 1982/1983 il superg ha affiancato le classicissime discesa, gigante e slalom, e tre anni più tardi ha avuto la sua prima coppa di specialità. La supercombinata (o combinata alpina) intesa come gara a sè e non come somma dei tempi (o dei coefficienti) di altre gare, è in calendario dalla stagione 2005/2006, con la prima Coppa assegnata nel 2008 (Bode Miller), e poi altre 6 volte.
E' probabile che Pinturault e Stuhec siamo tra gli ultimi vincitori di questa coppa: la chiara volontà della FIS è di eliminare questa disciplina dalla stagione 2020/2021 e progressivamente sostituirla con le gare parallele. Nella prossima stagione ci saranno 2 combinate femminili (St.Moritz e Crans-Montana) e 2 maschili (Bormio e Wengen), oltre a quella Olimpica.
Nelle bozze di calendario per le prossime stagioni, pubblicate proprio ieri, sono ancora presenti 3 combinate a stagione fino al 2019/2020, ma non è detto che non potranno esserci ulteriori tagli.
Dunque l'idea è di puntare sui paralleli, per avere gare più spettacolari, più facili da seguire, più coinvolgenti, e più adatte ad essere corse davanti ad un folto pubblico (in notturna o nel centro delle città).
In quest'ottica vanno letti i City Event (Oslo, Stoccolma), i Paralleli notturni (Alta Badia da due stagioni, ora si aggiunge Courchevel, con una specifica qualifica al mattino), le 'classiche notturne' come Madonna di Campiglio, Zagabria e Schladming.
A questi si aggiungono i Team Event, presenti alle Finali, Mondiali e Olimpiadi, per cui è nata anche l'esigenza di standardizzare questi 3 formati (City Event, Giganti Paralleli, Team Event), al momento piuttosto diversi tra loro.
Altro tema molto importante, ma non ancora 'maturo', è la riduzione del numero dei partenti, che come la stessa FIS comunica è stato portato all'attenzione del sottocomitato alpino per la Coppa del Mondo, su cui si sono quindi 'ufficialmente' aperte le discussioni.
Nella foto: l'ultima vittoria azzurra in combinata, grazie a Federica Brignone lo scorso febbraio a Crans-Montana, seconda della storia 24 anni dopo Bibiana Perez.