L'incredibile stagione di Ilka Stuhec
di Matteo Pavesi
Con un bella intervista pubblicata ieri, la FIS ha reso omaggio all'incredibile stagione di Ilka Stuhec, la slovena che ha conquistato la coppa di discesa, di combinata oltre all'oro Mondiale a St.Moritz.
Sette anni fa, a Formigal, si era messa in luce vincendo l'oro ai Mondiali Jr, bissando il successo di un anno prima in slalom, e dimostrando le sue doti di polivalenza. Anche in Coppa Europa aveva fatto bene con i primi podi e i primi successi ma, come capita spesso, la strada verso la Coppa del Mondo non è stata in discesa.
Fino alla scorsa stagione poteva vantare al massimo un 4/o posto in superg, ma anche due intere stagioni (2009, 2011) saltate per infortunio.
Lo scorso dicembre, a Lake Louise, vince le prime due libere, ripetendosi poi in Val d'Isere (2), a Cortina, a Crans-Montana e ancora ad Aspen, senza dimenticare gli ulteriori 6 podi collezionati in questo magico inverno, per un totale di 1325 punti conquistati.
"Durante la stagione non ho mai veramente pensato a tutti questi numeri e statistiche - spiega Ilka - E non ho avuto molto tempo per rendermi conto di quel che ho fatto, di cosa significhino questi risultati. Ora che ci ripenso con calma penso sia stato incredibile! L'altro giorno stavo ordinando le coppe e gli altri trofei sulla bacheca di casa e mi sono resa conto di quel che avevo vinto. E come altre volte nella scorsa stagione mi è scesa qualche lacrima..."
Nelle precedenti 5 stagioni la slovena aveva conquistato solo 5 risultati nei top10, ed è normale chiedersi cosa le ha permesso questo salto in avanti.
"Non c'è un solo motivo. Per un passo avanti così non è bastata una sola estate. Si cresce e si matura come atleti anno dopo anno. Tutto è andato per il meglio, dall'allenamento atletico a quello sugli sci. Forse ho semplicemente smesso di pensare e ho 'solo' sciato. Divertendomi tanto."
Oltre alla velocità, Ilka ha dimostrato doti da slalomista e da gigantista (due top15 in stagione). Nella prossima stagione punterà maggiormente alle discipline tecniche?
"Non voglio diventare una specialista solo di alcune discipline. Durante la stagione è difficile trovare il giusto bilanciamento tra gare, allenamenti e riposo. Fare tutto il circuito di coppa è davvero stancante. Per cui...vedremo come va nella prossima stagione. I Giochi e la Coppa generale rimangono un sogno per ogni atleta, anche il mio. Alle Olimpiadi tutto è possibile, lo abbiamo visto tante volte. Questa stagione è andata bene, ho dato il massimo in ogni gara, per cui perchè non provare a rifarlo? Ma c'è ancora un lungo percorso da fare e tante gare prima dell'evento clou..."
Come detto gli infortuni hanno giocato un ruolo importante nella crescita di un'atleta che già nel 2007 e 2008 aveva mostrato enormi potenzialità.
"Nell'estate 2008 mi sono infortunata a La Parva, rompendo il crociato anteriore e lesionando il menisco ed il collaterale. Dopo l'operazione le cose non sono andate bene, ho dovuto sottopormi ad artroscopia per pulire il ginocchio destro. Non riuscivo a metter su massa muscolare perchè avevo troppo dolore. Poi ho potuto allenarmi normalmente ma, esattamente un anno dopo l'operazione, sono caduta in slalom procurandomi la lussazione della rotula e una lesione al crociato, sempre del ginocchio destro. Ancora una volta l'operazione non è stata risolutiva e avevo molto dolore. Sono stata in Svizzera dal dott.Friederich che ha salvato il mio ginocchio e la mia carriera. Era il 2010. In seguito sono tornata a gareggiare e sono stata selezionata per i Giochi di Sochi 2014, ma un mese prima dell'evento - nella discesa di Zauchensee - mi sono rotta parzialmente il crociato. Sono stata operata a Basilea in artroscopia e grazie a tutto lo staff sono riuscita a partecipare ai Giochi."