25 anni fa il doppio oro olimpico Tomba-Compagnoni
di Matteo Pavesi
Quando nel 2006 la Gazzetta dello Sport compì 110 anni ricevette, tra le altre, una lettera di Alberto Tomba che tra i suoi infiniti successi ricordava proprio quel 18 febbraio 1992, 25 anni fa oggi, quando lui si mise al collo l'oro olimpico in gigante e Deborah Compagnoni l'oro in superg, in una delle giornate più storiche e trionfali dello sci alpino azzurro.
Il giorno dopo la rosea dedicò tutta la prima pagina ai due campioni, "Il Re e la Regina" (vedi foto), poi purtroppo in quella stessa domenica Deborah cadde in gigante dopo 15 secondi rompendosi i legamenti, e ancora ricordiamo il suo urlo di dolore 24h dopo le grida di gioia.
Quel giorno "la Bomba" era impegnato nella prima manche sulla 'Face de Bellevarde' della Val d'Isere chiudendo con il primo tempo davanti a Marc Girardelli e Kjetil Andre Aamodt, chiusi in 24 centesimi.
A mezzogiorno, a Meribel, va in scena il superg femminile: con il pettorale n.16 scende la 21enne Deborah Compagnoni, certamente attesa ma non favorita, pur avendo vinto la prima gara in carriera, proprio un superg, appena un mese prima.
La valtellinese disegna una manche devastante, staccando di 1.41 la padrona di casa Carole Merle, fino a quel momento leader della gara, rifilando 1.97 alla tedesca Seizinger, con distacchi che salgono velocemente fino ai tre secondi della decima classificata!
E' il secondo oro azzurro della storia dei Mondiali, dopo lo slalom di Paoletta Magoni a Sarajevo 1984. C'è giusto il tempo di esultare e di ripassare in Val d'Isere, dove l'attesa della seconda manche del gigante è carica di tensione: tutti vogliono l'oro di Alberto, ma i distacchi sono minimi.
Girardelli va in testa, lui ed Aamodt aspettano Alberto al parterre per capire di che colore sarà la loro medaglia: Tomba perde subito il vantaggio e arriva in ritardo al primo e al secondo intermedio, l'oro si sta trasformando in argento - ricordate il continuo 'Forza Alberto' di Bruno Gattai? - ma nell'ultimissimo settore compie una delle sue magie e vince con 32 centesimi di vantaggio (vedi video) sul lussemburghese e 84 sul norvegese.
E' il trionfo, il tripudio, il giorno del doppio oro olimpico dello sci alpino, il giorno in cui tutta l'Italia, che già seguiva e amava Alberto e Deborah, li consacra per sempre ad eroi.
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