St.Moritz 2017: Erik Guay oro in superg.Paris 9/o
di Matteo Pavesi
Aspetti la Norvegia, aspetti sopratutto Kjetil Jansrud e quando va in testa pensi che l'oro sia assegnato, poi Aleksander Kilde, a pochi centesimi dal capitano, a completare una fantastica doppietta norvegese.
Fermi tutti, perchè come ieri anche oggi l'atleta che non ti aspetti arriva e vince la medaglia d'oro.
Il canadese Erik Guay, 35 anni (è il più anziano vincitore di sempre ai Mondiali), campione mondiale di discesa nel 2011 a Garmisch, sceglie proprio la gara mondiale di St.Moritz per ritrovare l'antico amore con questa disciplina (sua la coppa di specialità nel 2010) e vincere la gara.
Guay ha chiuso in 1:25.38, è stato perfetto negli ultimi 15 secondi, dove ha recuperato quasi 4 decimi al fulmine norvegese, bravissimo a portare velocità sul tratto finale, azzeccando linea e tempismi.
In questa stagione è stato 3/o in Val Gardena, su un tracciato completamente diverso, l'ultima vittoria in superg in Coppa risale addirittura a Garmisch 2010, e proprio a Garmisch 10 giorni fa è caduto e solo grazie all'airbag ne è uscito del tutto illeso.
Una gara aperta, con condizioni di visibilità non ottimali, con luce piatta a causa del cielo nuvoloso: i salti hanno creato non poche difficoltà agli atleti, in molti hanno sbagliato linee e traiettorie, in particolare nel tratto tra 40" e 60" di gara.
Passano i pettorali, forse migliora leggermente la visibilità, e arriva il secondo colpo di scena: Manuel Osborne-Paradis è vicinissimo al suo capitano fino a metà gara, poi perde qualcosa ma per soli tre centesimi si infila davanti a Kilde, buttandolo giù dal podio e trasformando la doppietta norvegese in doppietta canadese! Fantastico regalo per i suoi 33 anni compiuti proprio oggi.
I risultati a sorpresa sono tipici di un Mondiale, certo che la prestazione di Osborne-Paradis era davvero difficile da pronosticare, non entrando nei top10 in superg da Lake Louise 2014!
Anche oggi giornata amara per l'Italia, dove le maggiori speranze erano concentrate su Dominik Paris e Peter Fill, dopo il forfait di Innerhofer e i guai di De Aliprandini.
'Domme' ha chiuso con l'9/o posto, è stato in gara per lunghi tratti, ma ha sbagliato traiettoria più di una volta e in particolare sul salto di tre quarti gara, correzioni che ha pagato care in termini di ritardo. Il bronzo era distante mezzo secondo, forse più di quello che ha perso in pista, ma Dominik avrebbe potuto essere molto più vicino ai primi.
Insomma il carabiniere della Val d'Ultimo ha sciato bene, ma sbagliato molto, e rimane il rammarico perchè in questa disciplina è secondo in classifica di coppa, ed era lecito sognare il podio.
Discreta gara di Peter Fill 11/o a +1.11; gli altri due azzurri (esordienti) erano Mattia Casse 19/o a +1.91 ed Emanuele Buzzi 23/o a +2.16.
Tanta delusione anche nel clan elvetico con Carlo Janka 8/o e Beat Feuz fuori dai top10, così come Patrick Kueng.
La top10 si completa con Vincent Kriechmayr 5/o a +0.88, Alexis Pinturault 6/o +0.90 (ottima gara del francese), Andreas Sander 7/o a +0.97 e Hannes Reichelt 10/a a +1.09.
Male Marcel Hirscher, staccato di oltre 2 secondi. Escono dal tracciato Cook e Mayer.
Domani in programma la seconda prova cronometrata: è tempo per gli sconfitti di imparare bene le linee e studiare nuovamente il tracciato, per riscattarsi in discesa.