St.Moritz 2017: telemetria, tecnologia e TV
di Matteo Pavesi
Gli appassionati più attenti avranno notato che questa mattina durante il superg femminile ai Mondiali di St.Moritz, le atlete portavano una piccola scatola sul retro dello scarpone, visibile in particolare quando l'atleta era in procinto di uscire dal cancelletto.
La scatolina (la seconda sull'altro scarpone solo per equilibrare), annunciata lo scorso ottobre a Soelden e chiamata "Longines Live Alpine Data" contiene un concentrato di tecnologia: sensori e accelerometri che permettono di raccogliere dati in tempo reale su velocità, movimenti, tempo in aria, etc, con l'idea - almeno iniziale - di mostrare i dati in TV elaborati in grafiche che permettano al telespettatore di sentirsi totalmente coinvolto dal gesto tecnico e atletico.
Eravamo particolarmente attenti e fiduciosi verso questa novità, ma sinceramente il risultato odierno è sembrato essere sotto le attese: rispetto alla Coppa del Mondo si è vista in partenza la grafica relativa ai primissimi secondi di gara, con il calcolo del tempo necessario per portare le atlete a 60 km/h e, in grafica, il progressivo aumento della velocità. Interessante ma tutto sommato non molto significativo.
Naturalmente siamo solo all'inizio e molto di più si potrà fare in futuro, speriamo che si riesca davvero a trasformare questi dati (importanti e utili) in qualcosa che incolli alla sedia il telespettatore portando in pista e coinvolgendo al massimo livello.
E a proposito di TV, anche le riprese non sembrano aver esaltato al massimo il gesto tecnico: non era facile capire le traiettorie e l'interpretazione, uno dei fattori più importanti sopratutto in superg.
Insomma immagini che non hanno emozionato particolarmente, se non nel tratto finale, quando il tracciato dall'ultimo salto arriva al traguardo e all'anfiteatro del parterre, ma anche questo settore avrebbe meritato maggiore attenzione.