Garmisch: vince Ganong su Jansrud.Fill terzo
di Matteo Pavesi
L'americano Travis Ganong, pettorale n.12, vince la discesa libera di Garmisch-Partenkirchen, la quarta stagione, la prima delle due in programma nella località bavarese, recupero di quella non disputata a Wengen.
Una gara lunghissima, con start 13.05 e trentesimo atleta sceso due ore più tardi, a causa della caduta di tre tra i primi 20 al via (Nyman, Guay, Giraud Moine), con conseguenti lunghe interruzioni per permettere i soccorsi.
Ganong, partito proprio dopo la pausa dovuta alla caduta del connazionale Nyman, è stato velocissima nel tratto finale, recuperando 8 decimi al leader provvisorio Jansrud negli ultimi 20" di gara.
La prima e unica vittoria dell'americano risale a S.Caterina nel 2014, mentre il podio mancava da Lake Louise 2015, sempre in discesa.
Secondo tempo sulla Kandahar per Jansrud staccato di 38 centesimi, molto attento in tutti i passaggi tecnici e di linea, tranne proprio nel finale di gara, dal passaggio della Freie Fall.
Ottima gara anche per Peter Fill, vicinissimo al norvegese e all'americano, ma che paga un grave errore di linea su un salto, recuperando poi sul finale e chiudendo con 0.52 di ritardo.
Dopo il quarto posto di Kitz, ancora una conferma per 'Pietro', pienamente in corsa nella lotta alla classifica di specialità.
Con il risultato di oggi infatti Jansrud recupera 5 posizioni ed è leader con 202 punti, Fill è a -3, Paris a -31.
Il vincitore di Kitz, Dominik Paris, chiude con il 10/o tempo (+1.21): vicinissimo al podio lungo il settore del Troeglhang, va troppo bassi di linea a metà tracciato perdendo terreno.
Il primo a scendere, Hannes Reichelt, si ferma ai piedi del podio a +0.59, completano la top10 Feuz 5/o a +0.66, Osborne-Paradis 6/o a +0.87, Baumann 7/o a +0.89, Mayer 8/o a +0.98, Janka 9/o a +1.05.
Abbiamo solo accennato alle numerose cadute: Nyman, pettorale n.11, finisce nelle reti dopo un lunghissimo salto, si scompone e cade in fase di atterraggio, sbattendo il fondoschiena sulla neve. Non è apparsa una caduta eccessivamente grave, ma l'americano si è subito toccato il ginocchio sinistro, è stato soccorso, si è rialzato, poi si è risieduto ed è stato chiamato l'elicottero per il soccorso. Si teme una lesione al menisco.
Poco dopo pazzesca caduta per Guay che ha spigolato sul dente del salto, arrivando sbilanciato, si è girato in volo, ed è ricaduto pesantemente sulla schiena: fortunatamente si è aperto l'air bag e il canadese è tornato al parterre sulle sue gambe.
Apparentemente più banale ma probabilmente con maggiori conseguenze la caduta di Valentin Giraud Moine, pettorale #20, a trequarti gara: il francese è scivolato ad alta velocità infilandosi nelle reti e piegando con violenza la gamba sinistra. Subito si sono sentite le sue urla di dolore, il velocista è rimasto a terra e la gara è stata fermata per oltre mezz'ora per permettere l'elisoccorso.
E' uscito dal tracciato, senza conseguenze, anche il norvegese Kilde, tra i favoriti dopo il miglior tempo in prova ieri: Aleksander si è infilato in una porta scomponendosi e chiudendo così la sua prova.
Fuori dai top30 Mattia Casse 33/a a +3.46 ed Emanuele Buzzi 35/o a +3.57, l'esordiente Florian Schieder 39/o a +4.30, mentre Paolo Pangrazzi non ha chiuso la prova.
Domani seconda discesa, con partenza alle 12.00, diretta su Raisport ed Eurosport