Ivica Kostelic chiude con la combinata di Wengen
di Matteo Pavesi
Intervistato giovedì pomeriggio dalla agenzia elvetica SDA il croato Ivica Kostelic ha annunciato che la combinata di venerdì sarà l'ultima gara della carriera: "Ho così tanto amore e così tanta passione per lo sci che per me è difficile dire che domani sarà la mia ultima gara."
In questa prima parte di stagione tanti tra gli appassionati e gli addetti ai lavori si sono chiesti: "perchè Ivica Kostelic continua a gareggiare?" I risultati, parlano chiaro: poche gare e neanche un punto. Si pensava che Ivica volesse arrivare alla gara di casa, a Zagabria, per una passerella finale davanti al suo pubblico come ha fatto Tina Maze. E invece no, il croato si è presentato al cancelletto con il pettorale 51 e non si qualificato facendo segnare il penultimo tempo, peggio di lui solo il boliviano Breitfuss Kammerlander.
Alla base ci sono due 'semplici' motivi: due ginocchia devastate da tanti interventi che non bastano le dita di due mani per contarle, e uno sconfinato amore per lo sci e le gare.
Domani mattina Ivica partirà per la manche di slalom con il pettorale n.22 cercando i primi punti della stagione, forse gli ultimi di una carriera straordinaria.
Il progetto di continuare fino alle Olimpiadi del 2018 si fermerà al pettorale n.361 in Coppa del Mondo, circuito dove ha saputo cogliere 60 podi comprese 26 vittorie, la Sfera di Cristallo edizione 2011, la coppa di slalom nel 2002 e 2011, quella di combinata nel 2011 e 2012, senza ovviamente dimenticare 4 argenti Olimpici e 3 medaglie Mondiali di cui una d'oro.
Proprio la combinata, disciplina della sua ultima gara, è stata la sua alleata nella seconda parte di carriera, portandogli 2 argenti olimpici, un argento Mondiale e 9 vittorie.
Negli ultimi anni il croato è sempre stato allergico alla parola 'addio', tenacemente attaccato alle gare, sentimento che si ritrova anche nelle parole riportate dall'agenzia, quasi poetiche: "E' come morire lentamente, per questo voglio che l'ultima gara sia esattamente come le altre. Vorrei che dopo la gara il mio spirito sparisse e volasse alto sopra l'Oberland Bernese"