Shiffrin salta la tappa della Val Isere
di Matteo Pavesi
Mikaela Shiffrin non tradisce: quando è al cancelletto in slalom è vittoria, ormai la striscia positiva ha toccato quota 11, e sembra avere ancora margine.
"Nella prima manche mi sentivo rigida - ha dichiarato Mikaela alla sua federazione - molto meglio nella seconda. Mentre scendevo continuavo a dirmi 'non basta, non basta'. Devi sempre cercare la massima velocità, sempre di più, e alla fine ha funzionato. Sono felice di aver fatto un'altra manche così quest'anno."
E alla FIS aggiunge: "tra la prima e la seconda manche ho fatto qualche discesa in campo libero e ho provato a trovare il giusto feeling. E poi quando sono uscita dal cancelletto ho provato a fare velocità porta dopo porta senza mai mollare, e mentalmente mi ha aiutato molto."
Ieri a fine gara la campionessa americana ha dichiarato che non andrà in Val d'Isere il prossimo weekend, dove sono in programma una combinata, una discesa e un superg, per concentrarsi sul gigante di Courchevel. Proprio oggi la FIS ha dato luce verde per la tappa del 20 dicembre sulle 'Emile-Allais'.
Una decisione che per certi versi stupisce perchè, dopo gli ottimi risultati di Lake Louise nella velocità, e sapendo che la combinata alpina è spesso sbilanciata verso lo slalom, ci si aspettava di vedere Mikaela al cancelletto.
E invece: "...tutte le vincitrici della generale degli ultimi anni hanno gareggiato in tutte le discipline o giù di li. E' davvero molto impegnativo! Ho molto rispetto per le ragazze che riescono a fare tutto. Ora loro andranno in Isere ma io preferisco fermarmi. Non penso di poter essere competitiva in slalom e gigante se continuo ad allenarmi poco e stancarmi tanto"
Un ragionamento lucido e preciso che da una parte forse permetterà a Lara Gut (notevolmente migliorata in slalom nonostante quanto dica il 28/o tempo di ieri) di colmare il gap con la rivale, dall'altro permetterà a Mikaela di concentrarsi sulle sue discipline, ovvero migliorare in gigante per tornare sul podio e raffinare lo slalom per mantenere alla 'solita' distanza le avversarie.