Innerhofer: "Ho visto scendere Janka e ho copiato"
di Vittorio Savio
"Ho visto scendere Janka e mi sono concentrato sulle sue linee per metterle in pratica, soprattutto nella parte centrale". Questo il segreto odierno nelle parole di Christof Innerhofer, rilasciate all'ufficio stampa della Fisi al termine della gara, che li ha fatto ritrovare nuovamente il podio in coppa con il secondo posto nel super-g di Jeongseon in Corea del Sud, sede della prossima olimpiade invernale. E' il tredicesimo della carriera in Coppa del mondo per l'altoatesino, ma dopo due anni di astinenza, ha un sapore speciale per il campione di Gais condizionato soprattutto della sua schiena ballerina.
"Nel corso della ricognizione mi sono accorto che la tracciatura non era affatto facile, specie nella prima parte - racconta il finanziere altoatesino - Il mio set oggi era buono e quando ho visto il mio tempo sono rimasto soddisfatto, mi e' scappato proprio un bel sorriso. È' stato un buon supergigante, c'era la giusta velocità. Nei giorni scorsi a proposito della discesa ho solo fatto notare quanto fosse strano che per oltre il 70% della gara si viaggia al di sotto dei 100 chilometri orari, credo per il divertimento di tutti e per il bene dello spettacolo occorra fare qualche accorgimento. Ho parlato con Hannes Trinkl (tracciatore di Coppa del mondo delle ore veloci, ndr) e lui è d'accordo che nella parte centrale si puo' fare qualcosa per renderla più spettacolare, lavorando anche sui salti, dove in alcune parti non si vede la porta successiva. Qui ci siamo trovati tutti bene, ci sono bei appartamenti, camere accoglienti, si mangia bene, le piste di allenamento sono buone, non mi sono certo annoiato in questi giorni ma adesso ho voglia di tornare a casa".